Ammetto che non ne avevo mai sentito parlare. E francamente me ne vanto anche un po’! Una delle ricompense promesse da quel sottobosco di procacciatori di puttane che si fanno chiamare manager, alle ragazze che partecipavano compiacenti alle cene del “bunga bunga”, era di poter diventare una “meteorina”, cioè annunciatrice televisiva delle previsioni meteorologiche nell’infausto, sventurato e rovinoso Tg4 di Emilio Fede.
Definire patetici questi vecchi bavosi è un complimento. Eppure, in tante si prestavano a partecipare anche ai dopocena, un po’ (forse) anche per necessità, ma principalmente per il miraggio della celebrità che tanto condiziona l’immaginario delle giovani generazioni. E’ così che si spiega anche l’enorme audience dei cosiddetti “talent” che lasciano sperare nel miraggio di poter raggiungere il successo in una sola notte e senza possedere alcun talento.
Ma non avevano previsto, questi fini strateghi, che ci potesse essere una ragazza non disposta a far tutto per i soldi. Proprio non rientra nella loro forma mentis! Qualcuna che fosse in grado di inquadrare il contesto squallido nel quale si era ritrovata in seguito ad una serie di eventi e ad uno schema ormai consolidato che strumentalizza il corpo delle donne. Qualcuna che non stesse al gioco come troppe fanno, senza dignità, ma che fosse addirittura in grado di prendere le distanze e rifiutare queste proposte. Qualcuna che fosse in grado di sottrarsi ai loro giochi perversi.
Dopo otto anni costellati di cavilli legali e l’ennesimo rinvio del processo, si è pensato che questo non bastava più ed era necessario passare a metodi più drastici per dissuadere questa ragazza dal raccontare tutto quello che sapeva, che aveva visto nel corso di quelle cene, a cominciare da occultismo e satanismo. L’hanno imbottita di veleno, in puro stile della mafia russa, guarda caso cari amici del vecchio nano.
Cara Imane, so che purtroppo non leggerai queste mie parole, ma spero che la tua tragica fine possa servire a far riflettere qualcuno. Spero soprattutto che le tue (di parole) possano far capire che anche in un paese mafioso ci può essere qualcuno che non cede alla corruzione dilagante. Grazie per questa tua lezione di dignità.
Per chi ha voglia di approfondire (e penso che chiunque abbia un senso civico appena decente “dovrebbe” aver voglia di approfondire visto che ci troviamo di fronte ad un decesso che ha tutti i requisiti di una spy story) questa è l’agghiacciante deposizione integrale di Imane Fadil, della durata di oltre tre ore, nel corso della quale dimostra di avere una fierezza, uno spirito di osservazione, una nitidezza di ricordi e una coerenza che non si possono mettere in discussione.
se avete tempo e voglia, qui trovate quello che scrivo…