Riceviamo e pubblichiamo
“Si continua a discorrere di immunità penale per i gestori dell’ex-Ilva quando questa dovrebbe essere immediatamente cancellata, sradicata da qualsiasi accordo”, commenta Manuel Santoro, segretario nazionale del partito della Convergenza Socialista. “E’ vergognoso che in tutti questi anni, gestori e commissari straordinari abbiano avuto il privilegio di evitare inchieste penali grazie a decreti emanati dai diversi governi in carica. Questa norma è stata rinnovata anche nell’accordo con ArcelorMittal lo scorso autunno e ciò è una vergogna.”
“Non ci possono essere dubbi sulla questione dell’elevatissimo inquinamento a Taranto, e così come sono contrario alla permanenza dello stabilimento ex-Ilva vicino alle zone abitate, in particolare al Rione Tamburi, sono preoccupato della salute di lavoratrici e lavoratori, di cittadine e cittadini. Alle mie vive preoccupazioni sulla questione ambientale devo registrare ahimè le altrettanto serie preoccupazioni sui livelli occupazionali della ex Ilva.”
“Come forza politica faremo il possibile per denunciare e dare una mano alla cittadinanza tarantina, a lavoratrici e lavoratori. La priorità oggi a Taranto è la decarbonizzazione, la messa in sicurezza ambientale dentro e fuori lo stabilimento”, continua Santoro, “altrimenti continueremo con la solita logica del profitto senza tenere conto della qualità della vita dei lavoratori e dei cittadini che vivono nelle zone limitrofe. E’ altresì necessario lavorare ad un piano di delocalizzazione dello stabilimento, lontano da zone abitate, distante da insediamenti civili o agricoli. L’ex-Ilva deve andare via da Taranto.”
“Tenuto conto, quindi, della situazione ambientale a Taranto chiediamo l’immediato annullamento di qualsiasi tipologia di immunità penale per i gestori dell’ex-Ilva”, conclude Santoro, “e un piano serio che porti alla chiusura dello stabilimento seguita da una totale bonifica dell’area.”