Abdelaziz Bouteflika nella sedia a rotelle.
FRANCESCO CECCHINI
Spinto dall’esercito a rinunciare alla presidenza, ai sensi dell’articolo 102 della Costituzione, Abdelaziz Bouteflika ha nominato domenica notte un nuovo governo: su 27, sono rimasti 8 ministri. Ma quali?Noureddine Bedoui, nominato primo ministro l’11 marzo, rimane a capo di questo governo. Il generale Ahmed Gaïd Salah, che il 26 marzo in base all’art. 102 della costituzione chiese le dimissioni o l’impedimento del Presidente rimane viceministro della Difesa. Ministro della Difesa è ancora lo stesso Abdelaziz Bouteflika. In sostanza è un cambiamento di alcuni ministri per non cambiare, in sostanza, nulla. Ahmed Gaïd Salah capo di Stato Maggiore delle Forze Armate è mantenuto da molti anni al potere dal clan Bouteflika per poter contare sull’esercito che dall’indipendenza è tra i principali, se non il principale attore della vita politica; onnipotente anche nei settori princpali dell’economia, gas e petrolio. Dall’esercito dipende il controllo di una protesta e mobilitazione di massa che cresce di venerdì in venerdì ed ha come obiettivo non solo l’uscita di scena di Abdelaziz Bouteflika, ma una democrazia reale non controllata da una oligarchia politico-economica e dai militari. Obiettivo non facile, anzi, ma i giochi sono ancora aperti.
Manifestazione ad Algeri, venerdì 29 marzo.