Venerdì 5 aprile ad Algeri
Francesco Cecchini
Sono riusciti a liberarsi di Abdelaziz Bouteflika, ma non intendono fermarsi. Venerdì 5 aprile migliaia di algerini sono scesi in piazza ad Algeri e in tutta l’Algeria per liberarsi anche dell’entourage di Bouteflika, a cui la Costituzione affida le redini del processo provvisorio. Si sono mobilitati per il settimo venerdì consecutivo gridando: “Non perdoneremo!”, riferendosi alla lettera alla lettera di addio mercoledì dell’ex Capo dello Stato, in cui chiedeva perdono al popolo algerino. La Costituzione algerina prevede che l’Assemblée populaire nationale (APN) le Conseil de la nation si incontrino per coprire il vuoto costituzionale costituito dall’ l’assenza del Capo dello Stato. Ma tre giorni dopo le dimissioni di Abdelaziz Bouteflika non c’è alcun risultato. L’obiettivo ora è di liberarsi di tre uomini chiave dell’apparato creato da Bouteflika: Abdelkader Bensalah, Tayeb Belaiz e Noureddine Bedoui che stanno reggendo le redini della transizione. E’ stato un mese e mezzo di mobilitazioni senza precedenti e il popolo algerino ha ottenuto la prima vittoria. Il Re è caduto, ma devono cadere anche gli altri pezzi della scacchiera, che sono il clan Bouteflika.