Alexis Tsipras ha annunciato al parlamento greco che il governo della sinistra aprirà la questione dei risarcimenti per i danni della guerra e il prestito ottenuto con la forza dalla Germania durante l’occupazione nazista. Secondo la Commissione del parlamento greco i danni della guerra ammontano sui 309 miliardi di euro. di Argiris Panagopoulos “Oggi, più che mai, dobbiamo ricordare le combattenti e i combattenti che hanno lottato contro il fascismo”, ha detto il primo ministro greco Alexis Tsipras nel suo discorso in parlamento il 17 aprile, sottolineando anche i motivi sul perché questa questione per le riparazioni tedesche e il prestito di occupazione si apre oggi e non nel 2016. “Alcuni hanno osato dire che presumibilmente la Grecia utilizza le rivendicazioni dei crimini di guerra della Germania nazista per negoziare con condizioni più favorevoli il suo debito e la sua posizione all’interno dell’Unione europea”, ha detto il primo ministro e ha osservato che “abbiamo scelto allora di non introdurre il Rapporto alla Camera per non lasciare nessuna ombra, per non dare ragione a quelli che stavano contro di noi con malizia, che stanno ad ogni angolo d’Europa per ripetere ciò che hanno detto miseramente nel 2015”. “Perché è vero signore e signori”, ha continuato Tsipras rivolgendosi alle deputate e i deputati, “che le nostre relazioni con la Germania, a causa del suo peso specifico e del suo specifico ruolo durante il periodo dei memorandum, erano molto tese”. “Nessun massacro, nessuna atrocità, nessun crimine e nemmeno una goccia di sangue non possono entrare e non entrerà mai in una bilancia per qualsiasi memorandum, nessuna trattativa, nessun pagamento in contanti”, ha detto Tsipras. “Ma oggi la situazione è radicalmente cambiata”, ha continuato Tsipras, considerando che “il completamento del programma, l’uscita dal commissariamento dei memorandum, la normalizzazione e l’importante miglioramento delle nostre relazioni con la Germania hanno creato un ambiente positivo, un contesto di comprensione reciproca, cooperazione e approfondimento del dialogo. E con questo stato d’animo, questo acquis positivo può ora aprirsi di nuovo il dibattito su una questione non solo sensibile, emotivamente e moralmente carica”, ha continuato Alexis Tsipras, considerando la richiesta dei risarcimenti “un dovere storico e morale”. “Da parte mia, comprendo l’atteggiamento della Germania in questa questione. Un atteggiamento che è stato storicamente determinato da un’insopportabile senso di colpa che ha perseguitato generazioni che non hanno avuto nessuna colpa. Una colpa che si muoveva tra il riconoscimento verbale e la negligenza legale e la repulsione. Tuttavia, per parlare in termini psicoanalitici, l’emergere del rimosso è l’inizio della fine del sintomo. E oggi abbiamo il dovere di offrire ai nostri due popoli l’opportunità di chiudere questo capitolo”, ha affermato il primo ministro greco. Secondo Alexis Tsipras, l’obiettivo è “arrivare finalmente al tavolo del dialogo. Come partner alla pari, come amici e come alleati”, considerando che “oggi credo che abbiamo compiuto le azioni necessarie e abbiamo creato il terreno per perseguire con più determinazione il dialogo”. Per Alexis Tsipras Il passo successivo sarà quello di inviare una nota verbale al Governo della Repubblica federale di Germania in cui saranno presenti “le rivendicazioni inalienabili derivanti dall’invasione nazista e dell’occupazione e i crimini di guerra della Germania nazista”. Secondo Tsipras queste rivendicazioni inalienabili sono descritte anche nel rapporto della Commissione che riguardano: – i risarcimenti per la guerra per i danni materiali e la distruzione del tessuto produttivo del paese – i risarcimenti per le vittime e i parenti delle vittime di crimini di guerra – il rimborso del prestito dell’occupazione – il ritorno dei tesori e dei cimeli archeologici rubati Tsipras ha sottolineato che la Grecia si aspetta “come pratico riconoscimento delle atrocità naziste e delle ferite lasciate dalle truppe naziste nel nostro paese, un gesto di buona volontà e veri sentimenti di amicizia” tenendo presente che “questa volta torneremo sulla questione utilizzando tutti i mezzi che ci offre della cultura giuridica europea ed internazionale”. Tsipras non ha parlato a caso di una nota verbale verso la Germania per aprire le trattative, perché qualora il governo tedesco rifiutasse la proposta greca Atene potrà rivolgersi direttamente al Tribunale Internazionale dell’Aja. Il parere dei giuristi sulla giurisdizione del Tribunale Internazionale dell’Aja varia, ma indubbiamente aprirebbe un grande caso giuridico. Il parlamento polacco e la sua presidenza hanno chiesto già di avere la delibera del parlamento greco come giuda per eventuali rivendicazioni polacche. “La decisione del parlamento greco mostra che la internalizzazione della questione dei danni di guerra dalla Germania è realistica”, ha scritto su Twitter il presidente del parlamento polacco. Il giornale finanziario Handelsblatt ha sottolineato che “dopo 101 anni dalla fine della I Guerra Mondiale e 74 dopo la resa della Germania di Hitler, la Grecia deposita ora una richiesta ufficiale per riparazioni alle Federazione Democratica Tadesca” chiedendo a Berlino “di pagare centinaia di miliardi in riparazioni di guerra e risarcimenti per le vittime della guerra, come ha deciso il parlamento greco mercoledì notte con una grande maggioranza”, come scrive il giornale tedesco notando che anche i partiti dell’opposizione “hanno votato la proposta del governo greco e di SYRIZA”. Gregory Gysi della Die Linke (sinistra tedesca) ha detto che “perfino i nazisti avevano cominciato di pagare il debito di guerra” che dopo, la Germania Occidentale e Orientale, hanno smesso di pagare. “Credo che il debito vada pagato. Per il volume degli interessi possiamo litigare ma alla fine dovremo metterci d’accordo”.