Una delle informazioni più discusse in questi giorni in Europa dal punto di vista economico è quella che le autorità del vecchio continente sono contrarie alla riattivazione della Legge Helms-Burton contro Cuba.
Varie fonti segnalano che l’Unione Europea (UE) respinge tale decisione che si applica a partire dal 2 maggio 2019.
Si tenta di imporre sanzioni ad aziende di tutto il mondo che facciano commerci coi beni confiscati dalle autorità cubane dopo la Rivoluzione del 1959, commentano i mass media.
Al rispetto, l’Alta Rappresentante di politica estera e di Sicurezza Comune dell’UE, Federica Mogherini, ha segnalato che tale misura suppone una violazione degli impegni assunti negli accordi UE-Stati Uniti del 1997 e del 1998.
Entrambe le parti, in quel momento, si sono impegnate a rispettare senza interruzione gli accordi firmati.
Mogherini in un comunicato previamente deciso coi 28 paesi dell’Unione, riflette la critica profonda alle misure di Washington contro L’Avana.
Ha segnalato che il blocco lascia chiaro che “l’applicazione extraterritoriale di misure restrittive unilaterali contravviene il Diritto Internazionale”.
Inoltre, avvisa l’amministrazione di Donald Trump che la decisione di attivare il Titolo III della Legge Helms-Burton, “originerà frizioni non necessarie e debiliterà la fiducia e la prevedibilità dell’associazione transatlantica”.
L’UE “ricorrerà a tutte le misure adeguate per abbordare le conseguenze della sua applicazione, compresi i suoi diritti nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e l’uso dello statuto del blocco”, clausola creata nel 1996 per proteggere gli interessi europei dalle sanzioni economiche.
Inoltre, l’Unione Europea continuerà a lavorare coi suoi soci internazionali che anche “hanno manifestato la loro preoccupazione” per le misure di Washington, insiste il documento.
Tale decisione di Trump incrudisce le restrizioni economiche, commerciali e finanziarie degli Stati Uniti contro Cuba stabilite da quasi 60 anni e che respingono la maggioranza dei governi.
da Prensa Latina
traduzione di Ida Garberi