Eva Perón

Francesco Cecchini


María Eva Duarte de Perón, nata Eva María Ibarguren, Evita, nacque a Los Toldos il 7 maggio 1919 e quindi lo scorso martedì ha compiuto 100 anni. Non occupò nessun carico politico ufficiale ma lasciò in Argentina una traccia incancellabile come ” abanderada de los humildes”, bandiera degli umili. Morì nel 1952, ma per milioni di argentini rappresenta ancora la lotta per la giustizia sociale. In occasione dell’anniversario in Argentina vi sono stati molti eventi caraterizzati da passione ed affetto. Alla vigilia a Los Tolldos, General Viamonte, nord-est della provincia di Buenos Aires, Eva Perón è stata ricordata con musica, canzoni e la partecipazione delle cantanti Marilina Ross e Nacha Guevara. Nacha Guevara protagonista molti anni fa di “Eva, el gran musical argentino”, ha cantato tra altre canzoni ” No llores por mi Argentina”.
A Buenos Aires l’evento che ha onorato la memoria di Eva Perón ha avuto carattere politico, oltre che artistico. Organizzato dal Comando 100 donne vestite da Evita hanno marciato, accompagnate da migliaia dall’Obelisco al Ministero dello Sviluppo Sociale per rendere omaggio a Eva Perón e sostenere Cristina Fernández de Kirchner (CFK). Hanno cantato: “Per la grande argentina / che non ci ha mai tradito / il peronismo sta Cristina / Macrì sei un codardo”. La marcia si è conclusa con la canzone di Charly García ” Los dinosaurios”, con l’incontro con le madri e nonne di Plaza de Mayo, e con un simulacro votazione delle 100 Evitas nel quale ha vinto Cristina. I voti raccolti in un’urna saranno dati a CFK come augurio di vittoria alle prossime elezioni.

Cento Evitas scese in piazza a Buenos Aires per evitare il macrismo.


E’ stata ricordata anche Evita Montonera, l’Eva Peròn che, pur morta, ispirò il movimento peronista armato, i Montoneros, che si oppose alla dittatura armata di Videla, Massera e soci. Evita Montnera fu la rivista dei Montoneros. L’ immagine ed il messaggio di Eva furono raccolti dai gruppi armati che portavano il suo nome, dagli operai, studetnti donne e uomini che ripetevano la parola d’ordine: ” Si Evita vivesse sarebbe montonera.” Sono coloro che hanno raccolto il suo coraggio e fatto bandiera verso la vittoria e la costruzione di una Patria argentina socialista per la quale Evita diede la sua vita.

Eva Perón, tornerò e sarò milioni.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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