Nicolás Maduro respinge i recenti commenti del capo della diplomazia dell’UE, Federica Mogherini, deplorando il fatto che lei consideri il Venezuela come una colonia.
“Oggi l’Unione Europea e questa Mogherini quando parlano del mondo e del Venezuela, parlano con i criteri colonialisti, la Mogherini continua a vederci come una colonia, come le Indie”, ha detto il presidente venezuelano ieri durante un atto a Caracas.
Con queste dichiarazioni il presidente del paese bolivariano ha accusato l’alto rappresentante dell’Unione Europea, la quale ha definito “drammatica”, la situazione in Venezuela ed ha espresso preoccupazione per la salute e la crisi politica che affligge la nazione sudamericana, per poi insistere di nuovo su “l’urgenza di un’uscita politica attraverso nuove elezioni presidenziali”.
Secondo Maduro “il modello di società della umanità non può essere il modello della società occidentale capitalista. Gli europei mascherano la verità, sorridono e parlano di democrazia e libertà”, tutto ciò è una errore, perché loro non credono in nulla di tutto ciò.
L’Occidente è l’erede di una storia di 1500 anni di colonialismo e la “cultura elitaria” del potere nel vecchio continente continua ad essere filo-colonialista” ha detto il capo di Stato, che ha respinto questa tradizione del potere in Europa, mentre allo stesso tempo ha mostrato rispetto per la cultura popolare europea.
Le dichiarazioni della Mogherini sono state anche criticate da altre autorità a Caracas. Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza, ha sottolineato, a sua volta, che le parole della funzionaria europea sono parte delle azioni finalizzate a determinare un cambio di governo in Venezuela a favore del leader golpists oppositore Juan Guaidó, autoproclamato presidente ad interim del Paese sudamericano, con il supporto degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
Il Venezuela sta soffrendo una grave crisi a seguito delle sanzioni degli Stati Uniti, che sono aumentate dopo l’auto-proclamazione a presidente di Guaidó.
Caracas considera le sanzioni di Washington contro il popolo venezuelano un “crimine contro l’umanità” per i suoi dannosi effetti sulla vita della popolazione. Allo stesso tempo, ha promesso di migliorare l’economia del paese anche sostenendo il dialogo con tutte le parti politiche per superare le differenze.
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