Riceviamo e pubblichiamo
A cura di Enrico Vigna, 18 giugno 2019
“ Se i vicini dell’Ucraina concordassero tra loro sulla sua suddivisione, solo alcune regioni centrali rimarrebbero del paese….”. Così si è espresso sulla sua pagina ufficiale Facebook il deputato della Verkhovna Rada dell’Ucraina.
Secondo lui, oggi un grande rischio incombe sull’Ucraina: il paese è minacciato di disintegrazione secondo lo “scenario guida” della Jugoslavia. Muraev ha osservato che in questo scenario l’Ungheria prenderebbe la Transcarpazia, la Romania la Bucovina e Bessarabia, la Polonia la Galizia, mentre tutto l’est del paese russofono andrebbe alla Russia.
Come esempio di tale processo, Muraev ha citato Odessa, dove, secondo la sua osservazione, i rumeni “stanno diventando sempre più attivi”. Città dove peraltro è già molto forte il sentimento pro russo.
“…I rumeni lavorano attraverso l’ambasciata e danno soldi alle chiese ortodosse rumene come strategia…”, ha detto il deputato ucraino.
Il deputato ha anche commentato il decreto del presidente russo Vladimir Putin, grazie al quale Mosca ha semplificato l’acquisizione della cittadinanza ai residenti delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Secondo Muraev, la decisione di Mosca di rilasciare passaporti russi ai residenti del Donbass sotto un regime semplificato, dimostra che questa parte del territorio rimane nella sua sfera di influenza ed è sotto la sua protezione. Ma ha anche ricordato che in precedenza già Polonia, Bulgaria, Romania e Ungheria avevano consegnato propri passaporti ai residenti delle proprie nazionalità in Ucraina.
“…La stessa situazione include gli ungheresi, i rumeni, i bulgari e anche per i polacchi non è molto diversa. La Transcarpazia è stata a lungo ungherese nelle sue radici e il fatto che gli ungheresi stiano investendo lì con propri capitali è significativo…”, ha scritto il deputato.
Ricordo che la Federazione Russa ha firmato un decreto sulla semplificazione della procedura per ottenere la cittadinanza russa, per i residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Con la motivazione che è un atto di natura puramente umanitaria. Secondo il Ministero degli Affari Interni della Federazione Russa, circa il 90% dei residenti della RPD e della RPL, intende ricevere il passaporto russo.
Fonte Telegram UA – 05/09/2019 –