Proseguono ininterrottamente i guai di Deutsche Bank. Come riporta Zerohedge, il colosso tedesco è invischiato in due nuovi e dirompenti scandali, che rischiano di mettere già in crisi il programma di ristrutturazione “lacrime e sangue” appena varato, e che già prevede il taglio di un lavoratore su cinque.

All’interno delle stanze di Deutsche Bank quando piove è un diluvio universale.

Proprio quando sembrava che la più grande (anche se non per molto) banca tedesca, già alle prese con i più estesi licenziamenti dai tempi di Lehmann, non potesse più sopportare ulteriori cattive notizie, ecco che il governo USA comunica un’altra potenziale indagine penale, stavolta riguardante il coinvolgimento di Deutsche Bank nello scandalo tentacolare della frode multimiliardaria malese che ha travolto un Primo Ministro, ha fatto crollare il valore di borsa di Goldman Sachs e si è propagato da Hollywood a Wall Street.

Second il Wall Street Journal, il Dipartimento della Giustizia americano sta indagando se la Banca Tedesca ha violato le leggi riguardo alla corruzione internazionale o alla normativa anti-riciclaggio nel suo rapporto con il Fondo 1Malesia Development Bhd, meglio noto come 1MDB, incluso aiutare il fondo a prendere 1,2 miliardi di dollari nel 2014 mentre iniziavano a circolare preoccupazioni riguardo la sua gestione e le sue finanze.

Perciò, com’è che Deutsche Bank si trova invischiata in un altro scandalo? Si è scoperto che DB è stata tirata in ballo dall’ex Goldman Tim Leissner, l’uomo da cui ha avuto origine lo scandalo 1MDB, e che è costato a Goldman miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato, dato che le sue azioni sono crollate lo scorso anno quando è emerso il suo coinvolgimento nel più grande scandalo di corruzione della Malesia, che secondo alcuni è costato a Lloyd Blankfein il licenziamento.

Oggi sappiamo che Leissner sta cooperando con le autorità, e tra i suoi compiti di “buon samaritano” ha deciso di invischiare l’unica banca con più scheletri nell’armadio di Goldman: Deutsche Bank. Come abbiamo ampiamente riportato in passato, gli inquirenti hanno investigato cose simili presso Goldman, dove Leissner, un ex direttore gestionale, si è dichiarato colpevole lo scorso anno e ha ammesso di aver aiutato a sottrarre miliardi di dollari dal fondo.

Per coloro che non li conoscono, un veloce sommario degli eventi: 1MDB, un fondo sovrano, si è trovato al centro di un enorme scandalo globale dopo che miliardi di dollari sono stati ad esso sottratti tra il 2009 e il 2014, portando a numerose indagini governative e alla caduta dell’ex Primo Ministro malese Najib Razak, che era particolarmente vicino all’ex Presidente degli USA, Barak Obama.

Il Dipartimento di Giustizia disse che il totale dei soldi sottratti è stato di almeno 4,5 miliardi di dollari e che furono usati per pagare tangenti a funzionari governativi, per riempire un fondo nero controllato dall’ex Primo Ministro e di acquistare centinaia di milioni di dollari in beni di lusso, inclusi gioielli, oggetti d’arte e proprietà immobiliari.

Quindi effettivamente, c’era da aspettarsi che Deutsche Bank fosse coinvolta.

Ma cosa hanno ottenuto in cambio Goldman, e Leissner? Apparentemente, un accordo. Dal WSJ:

Nel frattempo, il Dipartimento di Giustizia sta per iniziare a breve le negoziazioni con Goldman per cercare di far cadere le accuse attraverso un accordo di colpevolezza, secondo un funzionario esperto. “Ci aspettiamo di cominciare discussioni importanti con Goldman nel prossimo futuro”, ha detto in un’intervista l’assistente procuratore generale Brian Benczkowski, che dirige la divisione dell’agenzia che si occupa di indagini criminali. Si è rifiutato di commentare ogni altro aspetto dell’indagine 1MDB.

Come nota inoltre il Journal, l’accusa si concentra, in particolare, sul ruolo di una delle ex colleghe di Leussner, Tan Boon-Kee, che ha lavorato con Leissner sull’affare 1MDB. Lei ha poi lasciato Goldman Sachs per diventare capo del settore bancario per l’Asia-Pacifico per i clienti delle istituzioni finanziarie presso Deutsche Bank, “dove è stata coinvolta con ulteriori affari di 1MDB“.

La signora Tan ha lasciato Deutsche Bank l’anno scorso, dopo che la banca ha scoperto le comunicazioni tra lei e Jho Low, il finanziere malese descritto dal Dipartimento di Giustizia come l’attore principale nello scandalo 1MDB, secondo una persona che ha familiarità con la sua uscita. Né lei né la banca hanno commentato pubblicamente il motivo delle sue dimissioni.

“Deutsche Bank ha collaborato pienamente con tutte le agenzie legislative e amministrative che hanno effettuato indagini relative a 1MDB”, ha dichiarato un portavoce della banca. Lo stesso ha citato documenti del Dipartimento di Giustizia dicendo che 1MDB è autore di “travisamenti materiali e omissioni nei confronti dei funzionari della Deutsche Bank” in relazione alle transazioni di 1MDB con la banca. “Questo è coerente con le conclusioni della banca stessa in questa materia”, ha aggiunto.

Quello che è interessante è che, mentre Goldman Sachs ha ricevuto la massima punizione per il suo coinvolgimento nello scandalo 1MDB e per aver aiutato il fondo malese a raccogliere 6,5 miliardi di dollari di obbligazioni e il ruolo di Leissner come co-cospiratore chiave nel programma di rubare denaro, la banca tedesca era finora riuscita ad evitare i riflettori.

Ma, come sappiamo ora, anche Deutsche Bank ha svolto un ruolo importante in molteplici transazioni relative a 1MDB. Infatti, il ruolo di DB può anche essere maggiore di quello di Goldman: nella versione più recente della denuncia di confisca delle attività civili del Dipartimento di Giustizia, in cui dettaglia a lungo lo schema 1MDB, Deutsche Bank è menzionata 167 volte. Goldman Sachs è menzionata 56 volte.

La denuncia dice che Deutsche Bank è stata coinvolta con 1MDB fin dai suoi primi giorni nel 2009, dato che la banca facilitava i trasferimenti finanziari relativi al primo grande affare di 1MDB, una joint venture con una società svizzera poco conosciuta chiamata PetroSaudi. Il Dipartimento di Giustizia sostiene che un gruppo di cospiratori guidati da Low, il finanziere malese, ha rubato circa 1 miliardo di dollari dal contributo di 1,8 miliardi di dollari di 1MDB, ma non descrive alcuna colpa di Deutsche Bank nella denuncia. PetroSaudi ha negato ogni illecito.

Deutsche Bank ha anche organizzato prestiti di emergenza per 1MDB nel 2014 per un totale di 1,2 miliardi di euro. Il Dipartimento di Giustizia ha detto che i soldi sono stati rubati anche da Low e dai suoi co-cospiratori. Tuttavia, la banca ha chiesto indietro il prestito in anticipo, quando si è resa conto che le garanzie di 1MDB erano impossibile da verificare, e 1MDB ha ottenuto da un fondo sovrano di Abu Dhabi con cui spesso ha lavorato l’estensione di un prestito di 1 miliardo di dollari per sostituire Deutsche Bank, secondo la denuncia e i documenti investigativi malesi.

La conclusione è che, mentre Deutsche Bank probabilmente non ha commesso una frode penale, il suo processo di antiriciclaggio e i protocolli “Conosci il tuo cliente” saranno attentamente esaminati, anche se i banchieri che erano responsabili di questi attività sono probabilmente ormai scomparsi.

Ma aspetta, c’è dell’altro!

Poiché più o meno nello stesso momento in cui il ruolo potenziale di DB nello scandalo 1MDB è stato reso noto dal WSJ, sia il NYT che Bloomberg hanno riferito che la banca tedesca aveva esteso le relazioni con un’altra figura ancora più scandalosa: Jeffrey Epstein.

Secondo il NYTEpstein “sembra aver fatto affari e acquistato valute attraverso Deutsche Bank fino a pochi mesi fa.”  Ma mentre la possibilità di accuse federali incombeva, la banca ha concluso il suo rapporto con Epstein. Non è chiaro quale fosse il valore di tali conti al momento della loro chiusura.

Bloomberg conferma, riportando che “Deutsche Bank ha interrotto i legami commerciali con Jeffrey Epstein all’inizio di quest’anno, proprio mentre le autorità federali si stavano preparando ad accusare il finanziere di aver operato un giro di traffico sessuale di ragazze minorenni dalle sue case opulente a Manhattan e Palm Beach.

La banca tedesca, essa stessa oggetto di indagini governative non correlate, ha chiuso i conti di Epstein per diversi mesi, secondo una persona che ha familiarità con la situazione, che ha chiesto di non essere identificata perché parla di questioni private.

Non è chiaro quanti soldi siano stati coinvolti o per quanto tempo Epstein sia stato un cliente di Deutsche Bank, che ha mantenuto i conti molto tempo dopo che lui è stato condannato per crimini sessuali più di dieci anni fa.

Il fatto che DB abbia un legame non solo con il presidente Trump, per il quale è diventato oggetto di numerosi mandati di comparizione, ma anche con lo scandaloso, anche se misterioso, Epstein, assicura che ancora più attenzione ricadrà su Deutsche Bank. E parlando del mistero di Epstein, Bloomberg riferisce che la sua Financial Trust Co. “ha avuto un investimento di 121 milioni di dollari nella società di hedge fund DB .wirn & Co., che ha chiuso nel 2008. Financial Trust è stato anche uno dei principali investitori nel High-Grade Structured Credit Strategies Enhanced Leverage Fund di Bear Stearns, il cui collasso ha contribuito ad accendere la crisi finanziaria globale.”

Ma tornando alla Deutsche Bank, che dopo il suo più grande annuncio di ristrutturazione aziendale per decenni, che vedrà circa uno su cinque dei suoi dipendenti essere licenziato, ora sembra che la banca con sede a Francoforte sarà sotto i riflettori per altri spiacevoli motivi, probabilmente assicurando che migliaia di lavoratori DB saranno sommariamente e tranquillamente lasciati a casa nei prossimi mesi, mentre la serie serrata di cattive notizie ci fa osservare: forse è il momento per la banca di spegnere le luci…

http://vocidallestero.it/2019/07/17/gli-usa-indagano-i-rapporti-di-deutsche-bank-con-la-malese-1mdb-dopo-che-questa-e-stata-coinvolta-da-goldman-sachs/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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