Bologna, 2 ago. – Tre suoni, che partono da un locomotore sul primo binario della Stazione di Bologna, sono quelli che ogni anno danno il via al minuto di silenzio in ricordo delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980.
Quest’anno quel segnale è stato anche il simbolo di un piccolo riscatto, quello di un sogno spezzato dalla bomba fascista, il sogno di Yuri Zini che il 2 agosto 1980 aveva 6 anni e che, da grande, voleva fare il macchinista, voleva guidare i treni
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