Il presidente degli Stati Uniti, ha ordinato di bloccare tutti i beni del Venezuela presenti sul territorio statunitense. La decisione proibisce anche qualsiasi transazione di compra vendita o pagamento con la nazione sudamericana.
I beni bloccati o sequestrati, nei mesi scorsi sono stati messi successivamente a disposizione del golpista Guaidó e dei suoi nominati.
Poche ore dopo la notizia Juan Guaidó in un tweet ha scritto che “domani si svolgerà una riunione a Lima con la Amministrazione USA per definire i dettagli della operazione”.
Intanto la vice presidente del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha denunciato che il suo paese sta affrontando un colpo di stato continuato guidato dagli Stati Uniti, come parte del blocco economico illegale imposto al paese sudamericano.
La Rodriguez ha affermato che l’obiettivo principale degli Stati Uniti è di appropriarsi delle risorse della compagnia petrolifera statale PDVSA all’estero, insieme ai leader dell’opposizione che si prestano per compiere il furto.
A questo proposito, ha ribadito che coloro che partecipano a quel tentativo sono “una banda criminale che ha cercato di destabilizzare il paese, sponsorizzata dagli Stati Uniti. È una frode materiale e procedurale poiché ogni aggressione contro la nostra patria non ha alcuna base legale internazionale, al contrario, viola la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale pubblico e privato”.
“Già hanno sanzionato il nostro petrolio, poi si sono appropriati della nostra impresa petrolifera Citgo, hanno sanzionato il nostro oro, hanno sanzionato i bond venezuelani. È un’operazione criminale internazionale transnazionale, diretta dal governo degli Stati Uniti, come loro stessi hanno già riconosciuto direttamente”.
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