L’ Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (Usaid) offre 3 milioni di dollari alle organizzazioni che possono “investigare, raccogliere e analizzare” informazioni sulle missioni dei medici cubani all’estero.

Lo scopo è mettere in cattiva luce il lavoro medico cubano cercando a tutti i costi presunte violazioni dei diritti umani del personale sanitario cubano all’estero per poi darlo in pasto ai media per screditare il governo cubano e fare pressione sull’isola.
È la tesi sostenuta da Bolsonaro in Brasile come pretesto per annullare il programma sociale gratuito chiamato Più Medici e che andava avanti da anni.

L’agenzia statunitense afferma infatti che le informazioni verranno utilizzate per fare pressione su Cuba, il paese sul quale gli Stati Uniti mantengono un forte blocco economico e commerciale da oltre mezzo secolo, che costituisce una misura coercitiva che è stata respinta dalle Nazioni Unite, dal 1992.

“Il regime cubano sfrutta i suoi professionisti medici, insegnanti e altri lavoratori, usandoli per acquisire supporto finanziario e politico internazionale e mantenere a galla la sua economia, intascando la maggior parte dei salari e sottoponendo i lavoratori a cattive condizioni di vita, in costante vigilanza e minaccia a coloro che desiderano abbandonare la loro missione”, afferma il testo dell’USAID, che aggiunge che il progetto intende” promuovere i diritti umani “e aumentare la “informazione nazionale e internazionale delle realtà affrontate dai cittadini cubani”.

Sanzioni

Alla fine di luglio, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha riferito della limitazione del visto ai funzionari cubani presumibilmente coinvolti in “pratiche di lavoro coercitivo” contro cittadini caraibici, che sono stati inviati in missioni mediche all’estero.

“Queste pratiche includono lavorare per molte ore, rimanere in aree non sicure e costringere i professionisti medici cubani a far avanzare l’agenda politica del regime”, ha detto in una nota, aggiungendo che l’isola deve smettere “di usare questo programma per fare soldi a spese dei suoi cittadini”.

Il commissario per la cooperazione internazionale e lo sviluppo dell’Unione europea, Neven Mimica, ha condannato questa misura, mentre il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha considerato le accuse una “calunnia”.

Le missioni mediche cubane iniziarono a essere dispiegate nei primi anni della Rivoluzione guidata da Fidel Castro nel 1959. Attualmente hanno più di 50.000 medici e paramedici in oltre 60 paesi e nella maggior parte dei casi lavorano in aree svantaggiate e remote.

Traduzione rete solidarietà rivoluzione bolivariana

https://actualidad.rt.com/actualidad/323672-eeuu-ofrece-cuba-medicos-tres-millones-dolares

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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