riceviamo e pubblichiamo
“Una giornata da dimenticare per le istituzioni e i cittadini quella di ieri al Senato”, commenta Manuel Santoro, segretario nazionale di Convergenza Socialista. “Uno spettacolo indecoroso che testimonia l’abisso che la classe politica del nostro Paese ha ormai raggiunto da tempo. Ci sono stati insulti, tantissime interruzioni da una parte e dall’altra, con l’aggiunta di ridicoli riferimenti evangelici e qualche bacio di troppo al rosario da parte del leader leghista, nonché ex-vicepremier, Salvini.”
“Non ho veramente parole per descrivere lo squallore culturale e politico che ahimè viviamo quotidianamente. Assistere, poi, al Senato, a discorsi strampalati e confusi come quello di Salvini, decisamente inesperti come quello di Conte, oppure tragicamente furbeschi come quello di Renzi, rende chiara la bassezza della nostra classe politica, la quale gioca con le vite di milioni di donne e di uomini, lavoratrici e lavoratori che hanno invece bisogno di essere difesi. Conte ha bacchettato Salvini per tre quarti del suo intervento; Salvini ha replicato populisticamente senza senso compiuto; Renzi ha usato questa sua personale e imprevista resurrezione politica per cercare di vendersi una nuova verginità agli occhi degli italiani, senza pudore visto i danni immensi compiuti dal suo Governo nel mondo del lavoro.”
“Si è sentita ieri in Senato, invece, la mancanza di una forza alternativa, socialista e classista, autenticamente di sinistra, che Convergenza Socialista incarna”, conclude Santoro. “Una forza di questo tipo avrebbe sicuramente dirottato il dibattitto su livelli più alti, e parlato alla gente, alle lavoratrici e ai lavoratori, ai precari e ai disoccupati, smascherando così il gioco dei Salvini, dei Di Maio e dei Renzi, tutti calorosamente uniti nell’ingrassare i padroni.”
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