Quel 24 agosto di tre anni fa le immagini di Amatrice e di altri piccoli comuni feriti al cuore scorrevano su tutti telegiornali: i corpi estratti dalle macerie e i sopravvissuti in lacrime di fronte ad un paese, l’ennesimo, raso a suolo da un terremoto.

Subito si attivò una generosissima staffetta di solidarietà in tutta Italia. Molti spazi sociali trasformarono le loro sedi in centri di raccolta di materiale di ogni tipo. In molti partirono per cercare di aiutare chi si trovava in difficoltà.

Conclusasi l’emergenza, purtroppo, i terremotati hanno smesso di essere un problema politico per gran parte dei partiti, per diventare solo carne da macello per la propaganda della destra. Sono stati brutalmente strumentalizzati ed usati con una falsa contrapposizione tra italiani e immigrati, come se fosse impossibile per un Paese come il nostro aiutare chiunque si trovi in difficoltà.

Tuttavia, né il governo Renzi/Gentiloni né quello gialloverde sono stati in grado di far partire la ricostruzione, del resto la stessa Lega dette prova della sua inadeguatezza già con il governo Berlusconi riguardo alla scandalosa gestione del terremoto dell’Aquila.

“C’è sconcerto tra la popolazione di Amatrice, malumore soprattutto. Perché oltre a montare le casette lo Stato non ha fatto nulla e ogni giorno che passa la comunità si sgretola sempre di più”, ha detto stanotte, durante una veglia in memoria delle vittime del sisma, don Savino D’Amelio, parroco della città.

Oggi vogliamo stringerci intorno a tutti coloro che quel terribile giorno hanno perso un pezzo della propria vita.

E dirvi che anche noi siamo arrabbiati con una classe politica capace soltanto di dar fiato alla bocca per sputare odio.

Crediamo che serva un grande piano pubblico di ricostruzione di questi paesi, sottraendo le comunità dal viscido business degli appalti e delle speculazioni.

Inoltre crediamo sia tempo di mettere in sicurezza il territorio avviando un progetto “antisismico” che ammoderni le case e gli edifici pubblici.

Potere al Popolo

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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