Il numero due del PSOE ha affermato che dopo aver votato due volte contro un presidente socialista, Unidas Podemos “ha fatto venire meno” la fiducia indispensabile per creare un governo congiunto con la formazione viola. Il PSOE offre ora solo un patto programmatico.

Il “numero due” del PSOE e il “numero due” del governo, Adriana Lastra e Carmen Calvo, hanno chiuso martedì ad ogni possibilità di nuove negoziazioni con Unidas Podemos per creare un governo di coalizione e un nuovo Il tentativo di investitura di Pedro Sánchez . Senza giri di parole, entrambi i leader hanno indicato che questa possibilità non è più sul tavolo e che l’offerta del governo di coalizione che è stata respinta dalla formazione viola a luglio non sarà più avanzata negli stessi termini, né in nessun altro. Lastra, fino ad ora uno dei leader socialisti che più hanno combattuto per il governo di coalizione con il partito di Pablo Iglesias, lo ha spiegato in questo modo: “Con un’organizzazione politica che per la seconda volta impedisce a un presidente socialista di essere investito, possiamo parlare di molte cose , ma la fiducia necessaria per un governo di coalizione è venuta meno con quel voto “, ha detto, riferendosi a quanto accaduto lo scorso luglio al Congresso. Pertanto, come se si trattasse di una distribuzione di regali, Calvo ha spiegato che l’offerta dei socialisti sarà limitata a un accordo programmatico e un patto legislativo “e chiederemo a Podemos di sostenere dall’esterno un governo PSOE” che presenterà un programma migliorato “che include buona parte di ciò che Unidas Podemos ha presentato e le proposte che le diverse forze sociali ci stanno avanzando”, ha affermato il vicepresidente. Calvo ha aggiunto che il PSOE si sta sforzando di presentare un programma politico con un’articolazione sufficiente a garantire la governance della Spagna, “per quattro anni, non solo per perseguire l’investitura”. Calvo ha anche affermato che, a seconda della risposta che riceveranno da Unidas Podemos e dal resto delle forze politiche, valuteranno quali ulteriori passi compiere e ha ricordato che, per il momento, non esiste un candidato, “sebbene per noi non è pensabile che la Spagna non abbia un nuovo presidente entro la fine di settembre”.

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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