Il governo messicano di López Obrador ha offerto venerdì un aggiornamento sulla quantità di fosse comuni rinvenute nel paese dal 2006 ad oggi. Da allora, 4.800 corpi sono stati registrati in 3.024 fosse clandestine.
A queste, secondo il Registro Nazionale delle persone scomparse o disperse, in Messico vi sono 40.000 desaparecidos e bisogna considerare che la cifra non è stata aggiornata dall’aprile 2018.
Questi “dati dell’orrore”, mostrati dal capo della Commissione nazionale di ricerca del Messico, Karla Quintana, emergono da un rapporto che copre dalla fine del 2006 al 14 agosto 2019.
“È la prima volta che questi dati vengono forniti dal governo federale, la prima volta che viene riconosciuto ufficialmente il numero di tombe clandestine”, ha dichiarato il funzionario.
Secondo il rapporto gli stati con il maggior numero di fosse clandestine sono Tamaulipas, con 401; Chihuahua, con 306; Guerrero, con 301; e Sinaloa, con 283.
A questo proposito, il sottosegretario agli Interni, Alejandro Encinas, ha affermato che le sparizioni forzate e le fosse comuni sono legate alle pratiche del crimine organizzato, che ha un impatto maggiore su 10 entità federali.
Ha sottolineato che l’aumento degli corpi trovati ha anche a che fare con la riattivazione degli sforzi di ricerca da parte dei membri della famiglia.
Encinas ha affermato che il governo di López Obrador riconosce il legittimo diritto delle famiglie di cercare i propri parenti, che sorge spontaneo “di fronte all’assenza e alle omissioni dello Stato”.
Traduzione rete solidarietà rivoluzione bolivariana
https://www.telesurtv.net/news/miles-fosas-clandestinas-mexico-cuerpos-hallados-20190830-0009.html