Francesco Cecchini


IL LIBRO.
Nel suo libro Et Ainsi de Suite, E Così Via, Jean-Luc Mélenchon scrive del suo viaggio in America Latina, di politica, attualità e sul suo prossimo processo.
“Ecco il mio nuovo libro: l’ho scritto sul filo degli avvenimenti. Ho tenuto un diario della mia estate, che va dal Messico alla Francia, per parlarvi di un processo politico “, ha commentato Jean-Luc Mélenchon su Twitter.
Così lo presenta in maniera più articolata:
“Non devo accettare di farmi tagliare la gola nel frastuono confuso delle informazioni che prevarranno. Prendo la penna. Prenderò la mia parte della testimonianza del nostro tempo perché ho l’onore di essere tra i primi tre deputati accusato di essere stato accusato dalla guerra in Algeria. Ma lo farò a modo mio. Senza essere ossessionato. Senza battere i lettori del libro, ho intenzione di fare con queste righe. E senza sprofondare nel legalismo che è sempre l’inondazione della parola delle vittime. Lo farò tramite la tastiera e talvolta sogni ad occhi aperti che mi raggiungono ogni giorno. Scriverò ” a salti e saltellisalta e scatenati” come ha detto Montaigne. Un “consustanziale al suo autore” come diceva e in Les Essais. E intendo, in questo modo, raccogliere almeno una volta in bianco e nero alcune delle nostre ragioni per denunciare ciò che ci viene inflitto. Siamo stati lenti a farlo. “


I FATTI. La perquisizione, che ha riguardato anche labitazione di Melénchon, è stata svolta nellambito di due inchieste parallele sulluso di fondi europei e su finanziamenti illeciti alla campagna per le presidenziali del 2017. Perquisito anche il domicilio di Sophia Chikirou, ex portavoce del leader di sinistra. Il gruppo di deputati è riuscito a fare irruzione negli uffici del partito mentre le ricerche erano ancora in corso, arrivando al contatto fisico con gli agenti di polizia, il tutto documentato da dirette video sulla pagina Facebook di Melénchon. Sul posto è intervenuto anche il pubblico ministero titolare dellinchiesta, che si è confrontato con i parlamentari. Parlando con i giornalisti di fronte alla sede, Melénchon ha definito lirruzione degli agenti unoperazione di polizia politica e un atto di aggressione. Vogliono farci paura. Possono invadere la mia casa, la sede del partito e le sezioni, ma non mi spaventeranno. Non abbiamo rubato nulla, siamo persone oneste, ha aggiunto il leader della France Insoumise. Si è dichiarato disponibile a far esaminare i conti del partito e assicura di aver reso pubbliche tutte le fatture relative alla campagna presidenziale 2017, che sono state approvate da unapposita commissione. Jean-Luc Mélenchon viene accusato per la reazione di opposizione e per questo viene processato.


ESTATE IN AMERICA LATINA. Il tour latinoamericano di due mesi ha incluso Messico, Uruguay, Argentina e Brasile. In Brasile ha visitato Lula nella prigione di Curitiba. Dopo questo incontro, Jean-Luc Mélenchon e Lula hanno o firmato un appello pubblicato l’8 settembre, in cui hanno chiesto la fine dei “processi politici”. Circa 200 personalità da tutto il mondo sono anche firmatarie del testo, tra cui l’ex presidente equatoriale Rafael Correa e il vincitore del premio Nobel per la pace argentino Adolfo Pérez Esquivel. In Argentina ha avuto un’intervista con Cristina Fernández de Kirchner all’Instituto Patria. Di Cristina ha detto. “Mi vergogno di non aver protestato prima e più forte per la persecuzione politica di Cristina attraverso la giustizia”. E aggiunge: “Ho sempre avuto fiducia, ma non ho capito la gravità di ciò che stava accadendo”.
In Italia ne hanno parlato:
L’Antidiplomatico
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-jeanluc_mlenchon_lunificazione_del_peronismo_e_delle_forze_progressiste__una_grande_lezione_mondiale/82_30542/


e Contropiano


http://contropiano.org/news/internazionale-news/2019/09/19/processo-politico-a-la-france-insoumise-la-solidarieta-di-potere-al-popolo-0118824


pubblicando la solidarietà a Jean-Luc Mélenchon e a La France Insoumise di Potere al Popolo con un comunicato a firma di Viola Carofalo, Giorgio Cremaschi, tra gli altri.

Et Ainsi de Suite, un processo politico in Francia. Il nuovo libro di Jean-Luc Mélenchon uscito il 19 settembre.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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