Ignoranza o malafede?
Delle due l’una. La risoluzione votata dal Parlamento europeo che equipara nazismo, fascismo e comunismo e che attribuisce al patto Ribbentrop-Molotov l’inizio della seconda guerra mondiale, non può avere alcuna altra radice, se non la profonda ignoranza storica dei deputati che l’hanno votata o la malafede.
Sarebbe qui troppo lungo scrivere una trattazione storica dei fatti che hanno sconvolto l’Europa e il mondo dal 1939 in poi.
Vale la pena però solo dire che le potenze occidentali hanno per anni sottovalutato, se non addirittura accompagnato la crescita dei regimi di Mussolini e Hitler, disinteressandosi di ciò che nel frattempo avveniva nella Spagna che poi sarebbe finita sotto la dittatura di Francisco Franco. Andava tutto bene perché Hitler, Mussolini e Franco promettevano e attuavano una profonda attività anticomunista e antisocialista, con la repressione politica e sociale dei movimenti dei lavoratori che chiedevano diritti e libertà.
Per altro, è davvero un vizio intellettuale quello della politica liberale, di non considerare mai come i fenomeni economici generati dal capitalismo influiscano sulle dinamiche politiche: nazismo e fascismo si sono innestati sui disastri e sulla sopraffazione dei sistemi economici dominanti in Europa, generando povertà, insicurezza, paura nelle classi popolari e nel ceto medio. Più o meno ciò che drammaticamente si sta rinnovando in questi anni di violenta crisi economica e sociale, che offre fiato alle trombe dell’estrema destra, con poca consapevolezza dei liberisti.
La risoluzione non considera, per altro, come sia finita la seconda guerra mondiale, con il tributo di sangue di milioni di comunisti e socialisti in Russia e in tutta Europa. Senza la resistenza partigiana in Italia (che ha visto il fondamentale contributo di comunisti e socialisti), senza la tenacia e la forza dell’Armata Rossa, oggi staremmo in tutt’altro contesto storico e politico.
Qui mi fermo rispetto ai fatti storici.
Vengo, in fine, a un punto più politico: si equiparano comunismo e nazismo per i crimini commessi e per le guerre generate, ma non si esprime nessuna parola, nessun cordoglio, nessuna autocritica sulle politiche di colonialismo e di imperialismo di cui le democraticissime potenze occidentali si sono macchiate le mani. Già solo gli ultimi 20 anni dovrebbero essere sufficientemente esplicativi: Libia, Iraq, Iran, Palestina, Serbia, Afghanistan, ecc.
Una continua destabilizzazione del medioriente a fini politico-economici.
La risoluzione votata dai parlamentari europei è solo un atto di ignoranza o malafede.
Non possiamo tollerarlo.
Non può tollerarlo la verità storica.
Nicola Fratoinni