È una settimana fondamentale per l’ambiente e i cambiamenti climatici.
Oggi inizia il vertice delle Nazioni Unite, dove i potenti del pianeta discuteranno degli impegni da prendere sulla riduzione delle emissioni che stanno da anni sconvolgendo il Pianeta.
L’annunciata assenza di Donald Trump è un problema, esattamente come problematico è che il vertice non si chiuderà con un documento vincolante per gli Stati. Un drammatico errore.
Si continua a rinviare una decisione fondamentale per la nostra sopravvivenza. Si continuano a tradire le speranze e le domande di radicale cambiamento che arrivano dalle giovani generazioni, che venerdì 27 settembre sfileranno in tutto il mondo per un nuovo Friday For Future.
In Italia pare che il vento stia cambiando: il decreto Clima del Ministro Costa è un primo passo interessante, ma già osteggiato dai soliti lobbisti dell’inquinamento.
La proposta del Ministro all’Istruzione Fioramonti per recuperare risorse da destinare alla formazione, alla ricerca e all’ambiente, pone l’urgenza di cambiare stili di vita, attraverso un corretto meccanismo ridistribuivo delle risorse.
Ma anche l’idea di Fioramonti si sta scontrando con le solite resistenze ai cambiamenti.
Vorrei lanciare un messaggio: non c’è più tempo. Una rivoluzione ambientale non è più rinviabile e per altro servirebbe al nostro sistema economico. Non è più tollerabile che in Italia si sprechino ogni anno 18 miliardi di euro in incentivi per le fonti fossili.
Non è più tollerabile che ci siano poche imprese che continuano a fare enormi affari privati, scaricando i costi sociali e ambientali dei loro cicli produttivi sulla collettività, sui nostri territori, sul futuro dei nostri figli.
Adesso basta. Salviamo il pianeta.
Nicola Fratoianni pagina fb