LA CASALEGGIO & ASSOCIATI ALL'ONU.

Davide Casaleggio, AD della Casaleggio&Associati

Francesco Cecchini

M5s è oramai un partito azienda, la Casaleggio&Associati fondata da Gianroberto Casaleggio, di cui il figlio Davide Casaleggio è l’AD, Beppe Grillo il Presidente del Consiglio d’Amministrazione e Luigi Di Maio il Direttore Generale. Lo scopo economico principale della Casaleggio & Associati è la promozione della Piattaforma Rousseau. Ora M5S utilizza Palazzo Chigi e gli Esteri per promuovere all’ONU la piattaforma Rousseau, una che a un convegno internazionale sui diritti digitali dovrebbe stare sul banco degli accusati, come modello da non seguire. Il 4 marzo scorso il Garante Il 4 marzo scorso il Garante per la protezione dei dati personali, o Garante per la privacy ha multato di 50 mila euro la piattaforma Rousseau, perché non gode delle proprietà richieste a un sistema di e-voting», cioè di votazione online, e non garantisce «la protezione delle schede elettroniche e lanonimato dei votanti in tutte le fasi del procedimento elettorale elettronico». La multa di 50mila euro si aggiunge tra laltro a una di 32mila euro che il Garante aveva già emesso nel marzo 2018. Non è chiaro se Davide Casaleggio abbia messo in pratica le osservazioni del Garante, che invece è accusato di aver fatto un «uso politico» del suo ruolo .
In ogni caso al momento esiste una profonda contraddizione tra come viene presentata la piattaforma Rousseau da Davide Casaleggio e Luigi Di Maio e la realtà. La propaganda afferma che la piattaforma Rousseau è il superamento della tradizionale forma di democrazia occidentale basata sulla delega e sulla funzione rappresentativa del politico che compie delle scelte in vece di chi lo ha scelto. La piattaforma Rousseau sovverte questa forma di mediazione cercando di collegare direttamente il cittadino alla politica, all’amministrazione della cosa pubblica, alla risoluzione dei problemi specifici. Nella pratica però è un ipocrita alibi politico nel quale sono coinvolte poche persone. Un esempio. Dopo la batosta alle elezioni europee del 5 marzo 2018, Luigi Di Maio in vece di dare le dimissioni per le sue responsabilità si affida alla piattaforma Russeau che con 44. 849 voti su 56.127 lo riconferma. Alla faccia della democrazia digitale!
La missione di Davide Casaleggio presso l’ONU a New York a rappresentare l’Italia in materia di democrazia digitale con l’esempio della piattaforma Rousseau ha raccolto critiche a 360 gradi: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico, ex M5s, ma anche il gelo di parlamentari pentastellati.
Elena Fattori dissidente M5s ha messo il dito nella piaga affermando che la mossa di Casaleggio è un “vergognoso conflitto d’interessi” e aggiungendo: “Davide, oltre a essere fondatore del Movimento 2.0 è anche imprenditore. Rousseau non è un asset pubblico ma appartiene a una Associazione. Non è a disposizione dei cittadini italiani a seguito di una gara pubblica ma è pertinente a una singola forza politica”.
La critica di Elena Fattori la dice lunga su cosa è il partito azienda M5s.