Da Redazione PCI

di Francesco Valerio della Croce, segreteria nazionale Pci

Condanniamo e denunciamo la nuova offensiva imperialista scatenata dalla Turchia di Erdogan, Paese membro della NATO –  con la complicità ed il benestare criminale di Trump e dell’imperialismo Usa – nel Medio Oriente, volta a colpire i combattenti curdi e, per questa via, riaprire la strada dell’aggressione militare contro la Siria ed il suo governo. 

Denunciamo la responsabilità inaudita dell’imperialismo Usa nell’avvallare l’annunciata carneficina ed un intervento a diretto beneficio delle truppe fondamentaliste dello Stato Islamico, fino ad oggi fortemente indebolite grazie alle forze che sul campo hanno combattuto contro l’ISIS, esercito siriano schierato con il legittimo governo di Assad in primis, forze combattenti curde, Iran, Hezbollah, con l’apporto decisivo della Federazione Russa nel determinare l’arretrata del fondamentalismo. L’aggressione della Turchia, in aperta ed esplicita violazione del diritto internazionale, riapre una fase di forte instabilità nel Medio Oriente, in un’area che da lunghi anni non ha conosciuto altro, a causa dell’offensiva imperialista per colpire gli Stati “sgraditi”, perchè indipendenti.

Non sorprende, in questo quadro, che gli Stati Uniti abbiano aperto la strada all’offensiva della Turchia, in prima battuta, contro i combattenti curdi. L’interesse principale dell’imperialismo, è stato ed è quello dello smembramento degli Stati sovrani “sgraditi” all’amministrazione statunitense. In questa ottica, vanno letti gli appoggi forniti al popolo curdo, traditi oggi col via libera ad un’operazione sanguinaria.

In questo contesto, la possibilità di un fronte comune tra combattenti curdi ed esercito siriano, che è stato sempre fedele al legittimo governo della Siria, guidato dal presidente Assad, appare significativa per far fronte all’invasione imperialista. Non è un caso che, in queste ore, il sedicente Esercito Libero Siriano – i cosiddetti “ribelli democratici” anti-Assad – si sia collocato saldamente dalla parte delle milizia di Erdogan, ancora una volta squarciando un velo di bugie – che i media mainstream hanno sparso in anni e anni di scientifica mistificazione ideologica realizzata dalla macchina del falso mediatico – sul conflitto imperialista scatenato contro la Siria in tutti questi anni e sui reali posizionamenti ed obiettivi dei “ribelli”. 

Militanti comunisti e strutture comuniste devono essere impegnati nella mobilitazione, nella promozione di iniziative pubbliche in ogni città, sotto la parola d’ordine del No alla guerra imperialista contro la Siria, contro il massacro dei popoli. Nel registrare la complice inerzia delle principali istituzioni dell’UE, affermiamo che l’Italia deve non solo dissociarsi e contrastare l’iniziativa criminale della Turchia, ma dissociarsi e fuoriuscire dai meccanismi e sistemi di guerra che, ieri come oggi, fanno perno attorno alla NATO e agli Stati Uniti d’America; interrompere il vergognoso rifornimento di armi prodotte e vendute dal nostro Paese in favore dei conflitti imperialisti. Per la solidarietà internazionalista e antimperialista.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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