Modi e gli eurodeputati di destra


Francesco Cecchini


Ventisette eurodeputati, molti dei quali provenienti da partiti di estrema destra, hanno visitato martedì scorso il Kashmir dopo aver tenuto colloqui con il Primo Ministro indiano Modi. È la prima delegazione straniera ad entrare nella regione da quando il governo di modi all’inizio di agosto ha cancellato il suo status speciale di autonomia ed imposto un duro giro di vite alle libertà democratiche. Nuova Delhi ha revocato lo speciale stato costituzionale del Kashmir amministrato dall’India, notacome Jammu e Kashmir, distruttotatualità e l’ha div-isa in due territori gestiti direttamente dal governo federale. Modi ha affermato che sono necessarie misure drastiche per eliminare il separatismo e il terrorismo dalla regione. Lo status speciale, di cui Jammu e Kashmir avevano goduto sin dalla sua adesione all’India nel 1947, permise alla regione di avere una costituzione separata, una bandiera di stato e autonomia sull’amministrazione interna dello stato. La mossa per abolirla ha scatenato la rabbia tra il Kashmir. Per reprimere eventuali disordini, le autorità hanno interrotto tutte le comunicazioni, imposto un coprifuoco e dispiegato migliaia di truppe aggiuntive in una regione che è già una delle più militarizzate al mondo.
Prima di dirigersi in Kashmir, la delegazione parlamentare ha incontrato lunedì il Primo Ministro indiano Narendra Modi a Nuova Delhi. Modi ha detto al gruppo che la loro visita “dovrebbe dare loro una visione chiara delle priorità di sviluppo e governance della regione”.
Il governo indiano aveva precedentemente negato l’accesso al Kashmir a osservatori delle Nazioni Unite, a rappresentanti del Congresso USA e a giornalisti stranieri.
Molti appartengono al partito tedesco AfD o al Rassemblement national di Marine Le Pen, tanto che Sitaram Yechury, un politico dell’opposizione indiana, ha criticato la delegazione per la prevalente presenza partiti esrema destra e filo-fascisti.
Commentando l’ex primo ministro del Jammu e Kashmir, Mehbooba Mufti, ha detto che spera che la visita possa porre fine alla cortina di ferro imposta da Nuova Delhi tra il Kashmir e il resto del mondo.
Rahul Gandhi del partito del Congresso ha criticato il governo di Modi per aver consentito la visita alla delegazione europea, mentre nega l’ingresso ai parlamentari indiani.
Il Kashmir continua ad essere la regione più milirazziata del mondo, per questo Modi non teme di farla vedere a europarlamentari del mondo mentre non vuole che sia vista da osservatori dell’Onu, a giornlisti e a parlamentari democratici.


Kashmir militarizzato

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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