Induisti esultano per la costruzione del tempio a Ayodhya


Francesco Cecchini


La Corte Suprema indiana ha deciso che ad Ayodhya, nellUttar Pradesh, nel nord dellIndia sarà costruito un tempio induista in un luogo sacro conteso da induisti e musulmani . Il tempio sarà costruito sulle rovine di una vecchia moschea, e una nuova moschea sarà costruita altrove, in un luogo che i musulmani non ritengono sacro. I musulmani reclamano quel luogo perché lì dal Sedicesimo secolo sorgeva una importante moschea poi distrutta nel dicembre del 1992 da estremisti hindu. Si trattava della moschea Babri Masjid, costruita nel 1528 da un nobile al servizio di Bābar (1483-1530), iniziatore della dinastia mughal.
Nel dicembre del 1992 in quella che doveva essere una cerimonia simbolica di deposizione della prima pietra del tempio di Ram ad Ayodhya, estremisti hindu rasero al suolo la moschea Babri, dando inizio a scontri sanguinosi tra hindu e musulmani, che si diffusero dolio in tutta lIndia, culminando a tre mesi dopo a Bombay.
Cosa accadde a Bombay e i fatti che precedettero sono ben raccontati nel libro Black Friday. The True Story of the Bombay Blasts. di S. Hussain Zaidi.

Copertina del libro Black Friday
Nel pomeriggio del 12 marzo 1993 una serie di esplosioni colpirono Bombay, diffondendo per due ore terrore, distruzione e morti. Iniziand257o a sud dalla borsa Bombay fu bombardata fino a Juhu nel nord. Il bilancio fu di 257 morti e di 713 feriti. Il libro è il frutto di 4 anni di investigazione, comprese interviste ai criminali autori del massacro, come i responsabili principali, Daewood Ibrahim e Tiger Menon. Da Black Friday e stato tratto un film diretto da Anurag Kashyap.

12 marzo 1993, Bombay esplosa
Il libro fu pubblicato nel 2002 e ripubblicato nel 2008. Edito da Penguin Books meriterebbe di essere tradotto in italiano in quanto aiuta a capire la vicenda della moschea e del tempio di Ayodhya, che rischia di incendiare un’altra volta l’India. Inoltre aiuta a capire il continente indiano diviso tra induisti e mussulmani il cui confronto a volte e sanguinoso.
S. Hussain Zaidi è uno scrittore indiano, ex giornalista investigativo. Le sue opere, oltre Black Friday sono: Dongri a Dubai: Six Decades of the Mumbai Mafia, Mafia Queens of Mumbai, My Name is Abu Salem e Mumbai Avengers.
A complicare le cose vi è ancora in corso un processo ai responsabili induisti della demolizione della moschea di Babri Masjid, il cui verdetto è atteso per il prossimo aprile 2020.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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