Ducecentocinquanta manifestazioni con decine di migliaia di persone scese in piazza ai quattro angoli della Francia per lo sciopero generale contro la riforma delle pensioni annunciata del presidente Emmanuel Macron ieri in Francia. Oltre a Parigi, ci sono stati cortei a Marsiglia, Rennes, Lione, Clermont-Ferrand, Tours, Perpignan, Saint-Nazaire, Besancon, Be’ziers, Nizza e in tante altre città. Gran parte dei sindacati francesi, la lista delle adesioni è lunghissima, gli studenti e i lavoratori precari, i Gilets gialli, le lavoratrici e i lavoratori si preparano a dare una dura risposta al Governo di Macron.
Macron si dice “calmo e determinato a condurre in porto la riforma in un approccio di ascolto e consultazione”, riferisce l’Eliseo, precisando che il premier Edouard Philippe si esprimerà verso la metà della settimana prossima sull’architettura generale della riforma annunciata al momento solo per grandi linee, ma i cui contenuti restano vaghissimi e preoccupano i sindacati.
Prime risposte c’erano già state, in particolare nel settore del trasporto pubblico, ma da ieri le dimensioni della mobilitazione sono di ben altra portata.