Nonostante la crescita registrata nel 2017, la contrazione complessiva dei redditi rispetto al 2007, anno precedente la crisi economica, resta ancora notevole, con una perdita in termini reali pari in media all’8,8% per il reddito familiare. Lo rileva l’Istat spiegando che nel Mezzogiorno il livello di reddito medio è più basso dell’11,9%, nel Centro dell’11%, del 6,7% nel Nord-ovest e del 6% nel Nord-est. la diminuzione dei redditi familiari in termini reali è più alta per le famiglie più numerose mentre è decisamente più contenuta per le famiglie con due componenti (-1,8%).
Sempre secondo l’analisi dell’IStat, nel 2017 il reddito netto medio delle famiglie italiane (31.393 euro annui) è cresciuto sia in termini nominali (+2,6%) sia come potere d’acquisto (+1,2%). L’Istat però spiega che “la disuguaglianza non si riduce” con il reddito totale delle famiglie più abbienti che “continua a essere più di sei volte quello delle famiglie più povere. Diminuisce sensibilmente la percentuale di popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale (dal 28,9% al 27,3%) per una minore incidenza di situazioni di grave deprivazione materiale. Resta ferma al 20,3% quota di individui a rischio povertà.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Economia/2019/12/5/53180-crisi-in-italia-i-ricchi-sono-sempre-piu-ricchi-mentre-i/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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