GolpeDeEstadoEnBolivia Il Tribunale Supremo Elettorale della Bolivia ha dichiarato di aver respinto 3 richieste di estromissione del Movimento per il Socialismo (MAS), dichiarando di conseguenza che il partito guidato dall’ex presidente Evo Morales è legalmente autorizzato a partecipare alle elezioni del 2020.
“Il MAS mantiene tutte le prerogative e i doveri delle organizzazioni politiche boliviane ed è legalmente autorizzato a partecipare ai processi elettorali del 2020”, ha affermato la TSE in una nota pubblicata sul suo sito web.
La cancellazione della personalità giuridica del MAS era stata sollevata da organizzazioni di cittadini della destra estrema e vicine ai golpisti sulla base del fatto che quella parte politica avrebbe avuto la responsabilità nella presunta frode (mai mostrata e mai provata) a favore dell’ex presidente Evo Morales che ha scatenato le proteste che hanno portato all’annullamento delle elezioni il 20 ottobre.
“All’unanimità, la Camera plenaria del Tribunale ha respinto queste richieste, dal momento che nessuna di esse si adatta alla eventuale condanna e perdita della personalità giuridica prevista dalla legge 1096 sulle organizzazioni politiche”, afferma la dichiarazione TSE.
L’agenzia ha affermato che la decisione, presa il 30 dicembre, si è basata su “un’analisi dettagliata e informata della legislazione boliviana”, nonché su “elementi dottrinali internazionali”.
Questa decisione manda in fumo i progetti degli esponenti più estremisti del governo golpista boliviano, i quali, sin dal primo giorno del loro insediamento, avevano promesso ai loro seguaci che avrebbero fatto di tutto per estromettere il partito del presidente Morales da qualsiasi futura elezione in virtù della frode elettorale commessa.
I fatti però non hanno mai dato ragione ai golpisti poiché della presunta frode nelle elezioni di ottobre non si conosce alcuna prova concreta e le uniche cose mostrate sono alcune irregolarità minori identificate da un rapporto dell’Organizzazione degli Stati Americani, che comunque sono state messe in discussione da gruppi di accademici, esperti di processi elettorali e politici di diversi paesi.
Traduzione Rete solidarietà rivoluzione bolivariana