Autostrade fummo gli unici a opporci a privatizzazione e a norme confezionate a favore dei privati. Fino al 1999 le autostrade erano a gestione pubblica e si investiva sulle manutenzioni.
Quella delle autostrade è una vicenda che dimostra che sono andati ben oltre il liberismo classico che non prevedeva di privatizzare monopoli pubblici. Il neoliberismo ha rappresentato un vero e proprio saccheggio, un modello di accumulazione attraverso l’espropriazione dei beni comuni e della res publica. Una forma di corruzione legalizzata in cui a privati amici la politica ha regalato concessioni che si sono ripagate salassando cittadini con pedaggi sempre più pesanti. Alla politica di centrodestra e centrosinistra sono arrivate di sicuro tangenti ma soprattutto flussi enormi di denaro non solo a singoli, partiti, correnti e fondazioni ma anche a giornali nonché la gestione clientelare di assunzioni e lavori per imprese collegate. Una vicenda che dimostra il fallimento politico, etico e programmatico della classe dirigente di centrodestra e centrosinistra che ha governato l’Italia nella stagione del bipolarismo apertasi dopo tangentopoli con la scelta del maggioritario e l’assunzione di un’agenda neoliberista da parte dei due poli che hanno fatto litigare gli italiani dal 1994 sulle #cazzate mentre condividevano l’essenziale. Un fallimento che riguarda anche la grande stampa che è stata l’orchestra che ha suonato per tre decenni una sinfonia di mistificazioni presentando come “riformismo” lo smantellamento delle riforme che avevano fatto progredire questo paese tra tante contraddizioni.
Anche in questo caso bisognerebbe fare una rassegna di tutte le fesserie che dissero per giustificare la privatizzazione. E come venivano qualificate come “ideologiche” le nostre posizioni. Ma anche di come l’opinione pubblica progressista – compresi compagni di tutto rispetto – in buona fede in nome dell’antiberlusconismo ci chiedesse di lasciar perdere. Visto che non ce lo riconosce nessuno, diciamocelo da soli: avevamo ragione. Ora che vengono fuori centinaia di viadotti e gallerie a rischio
chiedeteciscusa e #ripubblicizzate
Maurizio Acerbo pagina FB