Aggiornamento dai fronti siriani del 25-1-2020

Maarat al Numan
Dopo l’attacco di ieri, che ha segnato l’inizio della nuova offensiva di terra siriana, anche oggi l’avanzata dell’SAA è proseguita con grande decisione.
Come ho scritto ieri, l’esercito si stava posizionando sui due fianchi di Tellmenes oer causare la ritirata delle truppe di occupazione qaedista e così è stato.
Dopo la ritirata dalla città di Tellmenes l’esercito siriano ha proseguito nellavanzata e liberato anche il vicino sobborgo di Mahar Shamsha che li posiziona ora a diretto contatto con la cerchia urbana di Maarat al Numann e domani potrebbe anche partire l’attacco alla città capoluogo.
il fronte a nord è ben presidiato infatti e ad ovest di Abu ad Duhur le truppe del 5° Corpo d’Armata proseguono l’avanzata e tengono bloccati su questi fronti i miliziani che non possono certo spostarsi altrove a prestare soccorso. Ricorderete che contemporaneamente all’offensiva principale anche su questo fronte sono stati conquistati alcuni villaggi.
https://www.youtube.com/watch?v=l81lwC7iey0

A sud, ieri abbiamo dato la notizia del controllo delle forze siriane, ricordiamo sempre che sono guidate dalla leggendaria 25° Brigata Operazioni Speciali dell’SAA più nota come Unità Tigre, stavano prendendo il controllo di Dayr al Gharby, ma non si sono certo fermate, oggi infatti hanno avanzato su Ma’Arrat e Ayn al Dayr, che li porta molto vicini alla M5 a sud di Maarat al Numann.
Il posizionamento dei fronti già oggi è quindi ottimale per tentare un affondo sulle traballanti difese jihadiste, e provocarne una devastante ritirata, che avrebbe una doppia valenza, dal punto di vista militare, essendo Maarat al Numan una città in posizione strategica ma anche una grande valenza sul morale in quanto questa è una delle città simbolo dell’inizio di tutta la guerra in Siria, perderla sarebbe un colpo devastante.
Presa Maarat al Numan la via per Al Barah è sgombra , solo pochi villaggi difficilmente difendibili si frappongono, ed arrivati li, se già non lo avessero fatto, le forze jihadiste ancora eventualmente presenti più a sud sarebbero costrette ad una precipitosa ritirata per evitare di essere chiuse. Questo porterebbe il fronte guidato dalla 25° Brigata a fronteggiare il fianco sinistro delle difese di Jisr al Shougur e a mettere in seria difficoltà le truppe che da anni ormai resistono agli assalti siriani sulla montagna di Kabani, vanificando quindi la valenza strategica della loro posizione e tutti i loro sforzi nel tenerla.

Aleppo
Sono proseguiti gli scontri armati sulla linea del fronte del quartiere di Al Zahara periferia occidentale di Aleppo.

Tal Tamer
Per la gioia di coloro che credevano alla volontà degli americani di ritirarsi dalla Siria, ecco che le pattuglie USA saggiano la risposta siriana e russa avvicinandosi sempre più alle posizioni da loro abbandonate pochi mesi or sono. Tel Tamer è molto vicina al fronte che loro hanno abbandonato lasciando le forze siriane e russe, ma principalmente siriane a fermare l’avanzata delle truppe filoturche sostenute dall’esercito di Ankara dopo la disfatta militare delle truppe alleate agli USA dei Curdi di Siria.
Temo che continueranno a tirare la corda fino al punto che qualcuno sarà costretto a giocarli con un tiro mancino che li metta in grave difficoltà di immagine.
https://www.youtube.com/watch?v=LP05ytHnVkc

Stefano Orsi
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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Un pensiero su “Siria. Liberazione di Maarat al Numan sempre più vicina”
  1. Informazioni meravigliose. Finalmente si vede la fine del terrorismo USA-GB-UE a sostegno dei jihadisti. Speriamo in una fusione di Iran-Iraq-Siria. Solo stati di grosse dimensioni possono resistere all’imperialismo. Speriamo che il seme della NEUTRALITA’ si diffonda nel ns paese: le alleanze-complicità internazionali dei Savoia-Mussolini sono state le cause delle guerre che hanno distrutto due volte l’Italia nel ‘900. Prima che sia troppo tardi: i missili di Putin non risparmieranno certo l’Italia (sede di 120 atomiche USA+54 di provenienza turca) qualora folli politici USA decidessero (come con Truman) di lanciarsi in nuovi crimini di guerra.

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