Gli Stati Uniti restringono sempre di più i diplomatici dell’ONU, particolarmente quelli della Russia, Cuba ed Iran ma anche di altri paesi, ha denunciato in un’intervista con Sputnik il rappresentante permanente di Mosca presso le Nazioni Unite, Vasili Nebenzia.
Per l’ambasciatore russo, non ci sono miglioramenti cardinali in questa situazione che non si limita a Russia o il tema di visti per i suoi diplomatici.
Si sono accumulati tutta una pila di problemi relazionati. Anche la confisca illegale di immobili, nel nostro caso. Anche le limitazioni al movimento dei diplomatici di alcuni paesi, come Cuba, costretti a rimanere in Manhattan, o Iran, obbligati a muoversi dalla loro missione alla sede dell’ONU, come legati da un filo.
Nebenzia è convinto che, a meno che non ci siano cambiamenti in un termine ragionevoli, vari paesi proporranno attivare la sezione 21 dell’accordo tra l’ONU ed USA relativo alla sede delle Nazioni Unite. Detto sezione prevede un meccanismo arbitrale per la soluzione di controversie.
Sono più che parole, lo stipula una risoluzione che abbiamo adottato nell’Assemblea Generale, ha aggiunto.
Secondo l’ambasciatore russo, il segretario generale dell’ONU non solo sta al tanto del problema, ma realmente si mostra preoccupato e mantiene conversazioni con rappresentanti del paese anfitrione.
Alla domanda quale fosse il termine ragionevole previo all’attivazione dei meccanismi arbitrali, Nebenzia ha detto: Non un anno, né due, né tre, né decadi naturalmente. È una questione che è necessario risolvere immediatamente o, per essere esatti, che aveva dovuto risolversi tempo fa.
da Cubadebate
traduzione di Ida Garberi