Una vittoria fuori discussione
Questa volta c’è davvero poco da discutere, la vittoria di Bernie Sanders nel turno delle primarie democratiche statunitensi tenutosi sabato in Nevada appare netta. A conteggio ancora in corso (nel momento in cui si scrive sono stati ufficializzati circa il 60% dei voti), il senatore del Vermont è seduto comodamente sul 46% delle preferenze. La forbice che lo divide dagli inseguitori è sensibile: il secondo, un Joe Biden che era dato abbastanza forte dai sondaggisti, sfiorerebbe il 20%. In voti reali, per quanto ne sappiamo ora, si tratta di meno della metà del consenso di Sanders.
Naturalmente non siamo in grado, dal momento che i dati sono ancora abbastanza provvisori, di parlare con cognizione di causa dell’assegnazione dei delegati. Per quello occorrerà attendere le prossime ore, forse persino i prossimi giorni prima di avere un buon grado di precisione. Bernie Sanders, però, potrebbe staccare gli inseguitori e rafforzarsi nella posizione di frontrunner, di candidato da battere.
Il quadro complessivo
Il New York Times mette Sanders e Biden in prima e seconda posizione prima di Pete Buttigieg, Elizabeth Warren e Amy Klobuchar. L’ex sindaco dell’Indiana sarebbe intorno al 15%, la senatrice del Massachusetts è attestata sul 10% mentre quella del Minnesota sfiorerebbe il 5%.
Indipendentemente dai numeri ufficiali finale, Sanders avrebbe dunque firmato una tripletta in altrettante circoscrizioni. Sebbene infatti in Iowa il vincitore ufficiale, secondo il partito, sia stato Buttigieg, il voto popolare, dunque i voti spicci ed effettivi, avrebbero premiato il senatore del Vermont. Visto il complicato sistema dei caucus è possibile che ci siano sottili discrepanze tra delegati assegnati e numero di votanti; per la cronaca, il turno in Iowa è stato un sostanziale pareggio ed entrambi i candidati ne parlano, naturalmente, come si trattasse di un proprio successo. Il cosiddetto momentum, l’abbrivio che premia il candidato più trionfale in un determinato momento, è decisamente tra le braccia di Sanders.
I fattori decisivi
La campagna di Sanders in Nevada è stata impeccabile. Il senatore era talmente fiducioso del proprio successo che ha trascorso la giornata di sabato 22, quella in cui il Nevada democratico votava, in California, a Santa Ana, a fare un comizio in previsione del Super Tuesday.
Il Nevada, diversamente dall’Iowa e dal New Hampshire dove si sono già svolte le primarie, è uno stato composito, ricco di cittadini latinoamericani (sono circa il 30%). Nessuno è riuscito ad avvicinarlo in un distretto con una popolazione più diversificata, e dunque Sanders può ben sperare sia per il Texas che per la California, due Stati dove vivono molti cittadini originari dell’America Centrale e Meridionale. Texas e California, i due Stati più popolosi degli USA, sono i gioielli più splendenti della corona che indosserà il candidato presidenziale.
Grande vantaggio per Sanders è che il fronte alle sue spalle è tutt’altro che compatto. Non sembra esserci, al momento, un chiaro rivale per l’esperto senatore. Buttigieg voleva porsi come il moderato più forte, ma Biden se l’è mangiato in un picnic nel deserto del Nevada, ed ora l’ex sindaco appare in difficoltà nei confronti dell’ex vicepresidente. Biden pare aver rimbalzato ed essere tornato in grado di imporsi, ma le sue brutte performance in Iowa e New Hampshire non le ha dimenticate nessuno: giovani ed elettori bianchi non lo prediligono.
Biden ha sostenuto, dopo l’arrivo dei primi dati, che la sua rimonta è cominciata, ma quanti gli credono? Nessuno gli impedisce di cercare di trasformare un secondo posto distantissimo da Sanders in un trionfo, ma la sua credibilità non è molta.
Tra qualche giorno si terranno le primarie in South Carolina, anche li i favoriti appaiono Sanders e Biden, secondo l’espressione dei sondaggi. Qualora Sanders dovesse fare poker, queste primarie potrebbero essere de facto chiuse dopo il Super Tuesday. Vedremo come andranno i prossimi turni. La notizia di oggi è comunque una ed una sola: Bernie è lanciato e bisognerà farci i conti.