Ieri la compagna Nicoletta, detenuta a seguito di un’assurda sentenza contro lotta #notav, ha effettuato una visita ambulatoriale all’ospedale di Rivoli. “Tutto bene sul fronte medico” scrive e questa è una buona notizia. Ma è inaccettabile che Nicoletta sia stata portata ammanettata sul cellulare e chiusa in una cella blindata con quattro guardie penitenziarie. Un’insegnante di 74 anni, detenuta per il suo impegno ambientalista, viene trattata alla stregua di un pericolosissimo criminale. In ambulatorio Nicoletta Dosio ha incontrato l’abbraccio di una infermiera che ha dichiarato di sentirsi parte della famiglia NoTav. Come Rifondazione Comunista ci riconosciamo e ci uniamo in quell’abbraccio e chiediamo conto ai ministeri competenti di un comportamento vessatorio e liberticida che dimostra come ci sia un accanimento verso la compagna e il movimento No Tav.
La notizia ci è giunta oggi da Silvano, il marito di Nicoletta, che ci ha girato la lettera di Nicoletta.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Ezio Locatelli, segretario federazione di Torino
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea