SIRIA: riassunto della giornata di oggi stando alle notizie “confermate”.

  • la contraerea siriana ha abbattuto un grande drone armato turco anka s. È il secondo grande drone armato abbattuto dalla contraerea di Damasco in una settimana.
  • jet turchi hanno abbattuto, sparando missili aria aria due jet su24 siriani che stavano bombardando le forze jihadiste volando sopra la quota utile per l’uso di manpads. I jet turchi non sono penetrati nello spazio aereo siriano. Fortunatamente i piloti sono riusciti ad eiettarsi felicemente in territorio governativo. Solo un pilota su 4 sarebbe ancora ricoverato in ospedale. Un terzo jet è stato attaccato ma è riuscito ad evitare i missili ed è tornato alla base. Dopo questo episodio sarà improbabile un ritorno dell’aviazione siriana nei cieli di idlib.
  • La contraerea siriana è stata “potenziata” nel nord della Siria e pare che abbia riportato alcuni successi contro droni turco/jihadisti. Un attacco con droni alla base aerea di Hama è stato respinto.
  • I jet russi sono tornati a bombardare le forze jihadiste nell’area di Saraqib. I governativi sarebbero riusciti a riconquistare parte del terreno perduto intorno alla città, ma non ci sono prove.
  • I jihadisti, supportati da droni ed artiglierie turchi, sarebbero riusciti a riconquistare terreno ad ovest Maraat al nouman, riuscendo a spingersi sino alle porte di kafrnabel. Un blindato imbottito di esplosivo, guidato da un attentatori suicida, si è fatto esplodere contro una posizione governativa. I siriani cercano di difendersi improvvisando nuove tattiche. Ormai devono difendersi dalla minaccia costante di droni e artiglieria turca e non possono più utilizzare batterie di artiglieria fisse o schierate su posizioni rafforzate. Anche i carri armati trovano scarso impiego. Si combatte con tecniche e armi leggere. L’esercito deve fare i conti con le pesanti perdite subite negli ultimi giorni a causa dei droni turchi.

Mappa aggiornata della situazione militare in Idlib.

SIRIA: I russi hanno dato luce verde alla contraerea siriana contro le attività dell’aviazione turca in Idlib. I droni di Ankara hanno causato importanti danni alle forze governative.

Sicuramente i migliori sistemi antiaerei siriani rimarranno a protezione della Latakia e di Damasco, ma la contraerea a nord di Hama, Aleppo e Idlib potrebbe essere rafforzata. Un’ ipotesi è la distribuzione di manpads ad alcune unità di fanteria.

Nessuno può dire cosa riuscirà a fare la debole e antiquata “syaad”, già duramente provata da anni di guerra, in cui non sono mancati alcuni successi (abbattuti 1 phantom II turco nel 2012, un f 16 israeliano, 1 drone americano predator, 2 grandi droni armati turchi anka s, imprecisato numero di piccoli/medi droni turco-israeliani, un buon numero di piccoli droni improvvisati jihadisti, un imprecisato numero di missili).

È da ricordare come le forze di Damasco non siano addestrare a contrastare la minaccia di droni armati avanzati. Sino all’entrata in scena dei turchi le unità di terra governative avevano dovuto confrontarsi solo con piccoli droni armati con bombe a caduta libera.

Da News dai campi di battaglia nel mondo

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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