Roberto Musacchio
Le dichiarazioni della presidente della Bce invece che aiutare chi sta in prima linea sul fronte della lotta al coronavirus, e cioè i cittadini a partire da quelli italiani, riescono addirittura a danneggiare. In particolare il riferimento alla non copertura da parte della Bce degli spread è un atto assurdo e ostile.Per il resto però Lagarde è sulla scia di quanto fatto, male, dai suoi precedessori come Draghi. Si replica il copione del 2008 dando soldi alle banche e non investendo in ciò che serve ora e subito e cioè in sanità pubblica e reddito per l’emergenza che è drammatica. La Bce dovrebbe intervenire direttamente e garantire gli investimenti degli Stati in questa direzione. Anche perché non c’è stata una politica attiva della UE per la sanità pubblica. Al contrario sono circa 70 le “lettere” mandate agli Stati per tagliare e privatizzare la sanità. D’altronde la UE non riesce neanche a dare indicazioni univoche su spostamenti e sport.Questa crisi non è affrontabile con gli strumenti del 2008. Quegli strumenti, a partire dal pacchetto austerity, hanno favorito banche e ricchezze che hanno pubblicizzato le perdite e colpito le persone indebitando gli Stati. Infatti siamo più deboli. Mentre la crisi è più grave perché siamo addirittura impossibilitati a lavorare. I finanziamenti annunciati da Ursula Von der Leyen per l’Italia non sono aggiuntivi ma semplicemente la rimodulazione di quelli esistenti. Dovrebbe essere del tutto evidente che in questa situazione dare via libera alla riforma del Mes significherebbe mettere un cappio al collo del Paese. Noi facciamo nostre le proposte che vengono avanzate anche da alcuni appelli di economisti che chiedono di prendere atto che siamo in una crisi globale che richiede una risposta europea del tutto differente. Per noi questo cambiamento radicale chiede di uscire dzlle gabbie ideologiche del liberismo e dell’austerità. Ma subito servono finanziamenti ingenti per il potenziamento immediato dei servizi sanitari e di sostegno ai redditi unica forma che sostiene l’economia fermata dal virus.
Il nostro gruppo parlamentare europeo Gue/Ngl non ha sostenuto la nomina di Lagarde alla Bce. I suoi 8 anni alla guida del Fondo Monetario Internazionale – come parte della troika con Banca Centrale Europea e Commissione Europea – sono stati caratterizzati da politiche che hanno esacerbato la disuguaglianza sul pianeta mentre beneficiavano l’1%. “Christine Lagarde ha dichiarato che la BCE deve ‘ascoltare il mercato e il popolo’, ma il popolo non vuole quello che vogliono i mercati. Le politiche monetarie della BCE servono solo il mercato – non il pianeta nè il popolo” – disse Manon Aubry a nome del Gue/ngl nella seduta del Parlamento Europeo.Quelli che ora si lamentano hanno applaudito Lagarde e prima Draghi.
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