Riceviamo e pubblichiamo
Cangemi (PCI): Autoritarismo a distanza?
La didattica a distanza è una modalità d’intervento che può essere adottata utilmente in questa situazione di emergenza ma non può essere uno strumento per azzerare la Costituzione, le leggi, i contratti e, qualche volta, anche la logica – ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI.
Nella retorica ministeriale e in comportamenti che si stanno sviluppando in molti istituti si ravvisa chiaramente un’idea autoritaria della scuola. Un’ idea che colpisce innanzitutto la libertà d’insegnamento e tende a fare dei docenti terminali di scelte indiscutibili, quanto illegittime. E accanto alla libertà d’insegnamento, come spesso accade, vengono colpiti i diritti degli studenti e delle studentesse, rischiando di enfatizzare le diseguaglianze. È necessario reagire subito a questa deriva, che a volte si colora di tinte schizofreniche a volte assume forme subdole. I rischi sono quelli di un’ulteriore verticalizzazione dei poteri attorno alla figura del preside, dell’impoverimento culturale della scuola, della compressione dei diritti di docenti e ATA. E sono danni che sarà difficile riparare. È quindi adesso il momento di denunciare e di dare battaglia. – ha concluso Cangemi.
Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del Partito Comunista Italiano