Bergamo: “L’imprenditore dà le disposizioni dalla sua villa e il lavoratore muore in fabbrica”
L’intervista di Argiris Panagopoulos al nostro compagno Francesco Macario domani sul giornale di SYRIZA “Avgi”.
“Non esiste una famiglia senza un morto e almeno uno contagiato. I nostri morti li conosciamo tutti perché Bergamo è relativamente piccola. Perfino il sindaco Gori ha ammesso che per ogni persona morta da coronavirus ce ne sono altri cinque che non hanno preso un certificato di morte da coronavirus. Per me il rapporto è molto più alto e può arrivare da uno fino a dieci. Ce lo dicono le bare che passano davanti ai nostri occhi e le campane che non smettono di suonare a morto. È immorale nascondere il dolore della nostra gente. Non devono andare via così senza nemmeno che diciamo la verità a noi stessi. Siamo esseri umani e stiamo parlando della nostra gente che muore”, ha detto Francesco Macario, ex assessore di urbanistica a Bergamo, candidato sindaco della lista Bergamo in Comune e segretario di Rifondaione Comunista.
–Perché c’è un così alto tasso di contagiati e morti a Bergamo?
Sono stati fatti molti errori fin dall’inizio. All’inizio ti facevano un test generale e se pensavano che tu avevi il coronavirus ti intubavano direttamente. Se qualcuno stava morendo nell’unità di terapia intensiva, sapevamo che stavano morendo per il virus. Da dieci giorni le cose sono cambiate. Se stai male, il dottore ti lascia a casa. Se ce la fai, va tutto bene. Se le tue condizioni peggiorano, il medico ti porterà in ospedale. Solo se ti fanno entrare ti fanno il test per il coronavirus e così sono sicuri. Solo allora certificano la morte per coronavirus.
Nel paese in cui vivo siamo un migliaio di abitanti. Sei sono morti in una settimana. Nessuno ha fatto un test per il coronavirus, quindi nessuno di loro è ufficialmente morto di coronavirus. Secondo i certificati, tre sono morti di polmonite e gli altri tre sono morti per arresto cardiaco.
A Bergamo la scorsa settimana, 350 persone sono state ufficialmente uccise dal coronavirus. Per il sindaco Gori i morti hanno raggiunto il numero di 1.750, ma credo che abbiano raggiunto 3.000 persone. Sai benissimo che quando parlo, peso anche troppo, le mie parole. Solo mercoledì, altre 200 persone sono morte ufficialmente di coronavirus. Al momento stiamo parlando di morti che hanno sicuramente superato 4.000 a Bergamo e nella sua provincia, che ha una popolazione che supera di poco 1,1 milione di abitanti. Il fatto che il mio telefono squilli costantemente per sapere quali dei nostri amici, vicini, parenti e dei molti nostri compagni sono già andati via mi fa credere che quando questo massacro finirà, alcune persone dovranno vergognarsi di quanto affermano e dei dati che presentano. Nella mia famiglia abbiamo già due morti.
–Perché avete avuto una così grande diffusione del virus?
Perché alcuni insistono per tenere aperte sia le fabbriche che le piccole ditte. Ci sono, comunque, anche tanti che hanno chiuso. Fino a ieri gli imprenditori ci dicevano: “La mia impresa è anche la vostra impresa, perché tutti guadagniamo qualcosa”. Oggi l’imprenditore dà le disposizioni dalla sua villa di montagna mentre il lavoratore muore per l’impresa “comune” giù nella valle. Minacciano persino di licenziamento e molto di più agli immigrati, ché se vengono licenziati perderanno il diritto al permesso di soggiorno e si ritroveranno in strada come se fossero illegali.
Di fronte a questi spudorati datori di lavori, molti dipendenti hanno riferito al medico al telefono che avevano la febbre a 38,5 o un contagiato nella loro famiglia e così non sono andati a lavorare per 15 giorni senza alcun rischio di licenziamento, e in questo modo alcuni si sono salvati. Alla Brembo, che conta 3.000 dipendenti e, tra le altre cose, produce freni per la Ferrari, 1.000 lavoratori hanno dichiarato di essere in malattia per salvarsi. La Tenaris Dalmine ha messo i lavoratori in quarantena, ma trattiene 40 lavoratori che lavorano volontariamente a rotazione per la produzione di ossigeno e respiratori per gli ospedali. Le piccole imprese ricattano di più i loro dipendenti perché quasi tutti hanno contratti di sei mesi, poichè la deregolamentazione del rapporto di lavoro ha eliminato i contratti a tempo indeterminato.
–C’è una via d’uscita?
Prima di tutto dovrebbero dichiarare la nostra zona “zona rossa”. La Regione di Lombardia, che è controllata dalla Lega, e i comuni di Milano, Bergamo e Brescia, che sono controllati dal Partito democratico, non hanno osato chiamare le tre città colpite “zona rossa” per non essere costretti a fermare le fabbriche e le attività produttive. Il profitto viene prima della salute delle persone.
–Vive in una delle città più ricche della Regione più ricca. Perché alla fine tocca agli alpini costruire un ospedale da campo? Abbiamo visto immagini di veicoli militari che trasportavano bare e ci hanno fatto ricordare immagini di tempi di guerra quando di nascosto la notte si fucilavano le persone…
Ha assolutamente ragione. Questo è esattamente quello che abbiamo pensato tutti. Abbiamo pensato di essere tornati ad altre epoche. Questa processione di camion militari che trasportavano le bare ha fatto esplodere la nostra rabbia e la nostra indignazione.
Bergamo è arrivata a questa situazione per due motivi. In primo luogo, perché abbiamo una classe imprenditrice criminale, incompetente e irresponsabile, e in secondo luogo, perché abbiamo una classe politica che è il prodotto di questa classe imprenditrice, per non parlare dei tragici errori del governo.
Il governo ha fatto l’errore di interrompere i voli per la Cina, tramite i quali poteva controllare le entrate. Quindi tutti hanno preso voli con diversi scali e venivano dalla Cina con il coronavirus indisturbati. Allo stesso tempo, negativamente hanno pesato l’austerità e i tagli che sono stati applicati alla Sanità dalla destra che controlla la regione, ma anche da tutti i governi di centrodestra e di centrosinistra, che hanno privatizzato e chiuso molti degli ospedali pubblici. Gori, il sindaco del Partito democratico di Bergamo, due domeniche fa, aveva invitato le persone ad andare al ristorante. Insieme ai suoi consiglieri comunali si è fatto delle foto in un ristorante della Città Alta per dimostrare che non stava succedendo nulla e ha dato biglietti gratis a tutti i residenti per scendere giù al centro della città e andare nei centri commerciali per fare shopping.
–Almeno vogliono costruire un ospedale da campo…
Lo vogliono davvero? Perché hanno cominciato a litigare la Regione, che è controllata dalla Lega, con il comune controllato dal Partito Democratico? Il comune e il governo, controllati dal Partito Democratico, infatti, vogliono costruire l’ospedale da campo il più presto possibile, ma la Regione alla fine vuole farlo finanziato da Silvio Berlusconi, nella sede dell’Expo.