riceviamo e pubblichiamo
“Questa Unione Europea è un cappio al collo per tutte le classi lavoratrici europee e va, di conseguenza, destrutturata, smantellata completamente, prima di costruire sulle sue ceneri la società socialista”, commenta Manuel Santoro, segretario generale di Convergenza Socialista. “Questo è il nostro orizzonte politico strategico, di lungo periodo, in cui riponiamo il nostro lavoro e la nostra speranza. Nel breve periodo, invece, dobbiamo vigilare ed essere molto attenti affinché, in questo periodo di crisi sanitaria ed economica, non abbiano il sopravvento i mostri del profitto.”
“Dobbiamo vigilare, certo, ma da subito possiamo dire alcuni no. Primo, rifiutiamo categoricamente qualsiasi opzione tecnica, alla Draghi per intenderci. Operazione che pare stia emergendo lentamente dagli inferi e che porterebbe un banchiere, certamente non un alleato delle lavoratrici e dei lavoratori, al potere politico di questo Paese. Secondo, rigettiamo al mittente qualsiasi operazione che riproponga il MES per affrontare la crisi. Ancora più nocivo sarebbe la riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e l’attuazione delle condizioni in esso incluse. Lo scontro tra pezzi d’Europa sulle modalità per affrontare la crisi in atto certifica solamente una cosa: l’Unione Europea è un cadavere cha cammina e tocca a noi lavorare per un’Europa Socialista.”
“Conte ha escluso decisamente che per l’emergenza COVID-19 si usi lo strumento utilizzato per i prestiti alla Grecia durante la sua crisi del debito”, conclude Santoro. “Mi sembra il minimo. Dobbiamo smantellare questa Unione delle banche e della finanza, e arrivare all’Europa Socialista.”
Convergenza socialista