Il Governo ha finalmente presentato il suo piano di rilancio economico e di protezione degli asset strategici del nostro apparato produttivo .
I capitali messi a copertura e garanzia della manovra di sostegno economico al sistema produttivo sono costituiti essenzialmente dai 400 miliardi di capitale della Cassa Depositi e Prestiti .
Il Piano del governo e’ nei termini che speravamo , ed e’ da considerare una mossa da Piano B , in cui il paese si sottrae al giogo del sistema finanziario globale , al ricatto delle autoriota’ monetarie di Bruxelles , ed impegna il risparmio postale delle famiglie italiane . come elemento propulsivo della difesa e dello sviluppo del tessuto produttivo del paese , e dei suoi livelli occupazionali .
Questo implica giuridicamente un potere dovere dello stato ordinamento di controllare l’impiego dei capitali di risparmio pubblico investiti nell’opera di sostegno alle imprese, che implica logicamente una funzione di indirizzo e programmazione di tipo pubblicistico , anche a tutela dei cittadini risparmiatori .
Questa mossa che restituisce centralita’ allo stato nella politica economica , consente di affrontare il braccio di ferro con la UE in modo molto piu’ sereno , e soprattutto sottrae il paese al ricatto del capitale multinazionale .
Dopo tanti anni un governo emette un atto normativo e esecutivo in pieno esercizio di Sovranita’ Costituzionale , e consuma una prima rottura importante del sistema normativo imposto dai trattati di Maastricht e Lisbona .
Franco Bartolomei