Un nuovo e deciso affondo del leader socialista portoghese Antonio Costa contro il paese che più di tutti ha in questa fase ha assunto la linea rigorista all’interno dell’Ue, cioè quei Paesi Bassi a cui aveva dedicato già un duro discorso nelle scorse settimana.
Questa volta il Primo ministro portoghese chiede senza mezzi termini un chiarimento sul futuro della Ue: “Più che una questione economica o finanziaria, è una questione politica che viene posta. Dobbiamo sapere se possiamo passare a 27 nell’Unione europea, a 19 nella zona euro o se c’è qualcuno che vuole essere lasciato fuori. Mi riferisco ai Paesi Bassi”.
Nell’intervista, rilasciata in giornata all’agenzia stampa portoghese Lusa, Costa ha aggiunto: “questo è il momento del chiarimento politico in Europa”. “Personalmente, forse perché sono un irritante ottimista, mi piacerebbe credere che l’Europa sia possibile a 27 e che la zona euro sia possibile a 19, ma per questo è necessario che tutti abbiano la capacità politica e che non possiamo essere tutti ostaggi di populismi elettorali”.
Il premier portoghese ha quindi chiesto ai Paesi Bassi di decidere “se restare o andarsene”.