su gentile concessione di ultimavoce.it
Di Leoluca Armigero
Cade la “mascherina” del fast fashion targato H&M e all’insegna del capitalismo più sfrenato ci si equipaggia per la crisi coronavirus
La cosa divertente di questo CoVid-19 è che alcune multinazionali stanno finalmente mostrando al mondo la propria vera natura: spalle al muro per la chiusura forzata, non hanno più il margine che gli serve per fingere un approccio sentimentale verso il proprio “capitale umano”. Penso ad H&M, ad esempio, la cui struttura gerarchica ci offre l’opportunità di comprendere i perversi meccanismi del capitalismo più sfrenato, molto meglio di quanto riusciremmo a fare avendo studiato vita e opere di Max Weber. Varrebbe la pena di inserire Sociologia nei programmi di studio ministeriali solo per questo, perché tutti possano riuscire a leggere quelle dinamiche di finto potere proprie di chi “divide et impera”: manager su manager, anche dell’aria che respiri. Un controllo reciproco asfissiante, una rocambolesca scalata al milione, una fumosa illusione di crescere professionalmente. Ma il più importante è ben lontano dalla cima della piramide: guadagna 2mila euro al mese. Il singolo negozio invece, il più piccolo, incassa 10mila euro nei giorni meno fortunati.
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