La giornata di lunedì ha dato il via al dodicesimo plenum del XII Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam (Đảng Cộng sản Việt Nam). Nella capitale Hà Nội, i massimi esponenti della forza politica che governa il Paese dell’Asia sud-orientale si sono riuniti sotto la presidenza di Nguyễn Phú Trọng, segretario generale del Partito e presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, e del primo ministro Nguyễn Xuân Phúc.
L’attuale sessione è ritenuta particolarmente importante, in quanto dovrebbero emergere importanti indicazioni sullo svolgimento del XIII Congresso del Partito Comunista, previsto per l’anno prossimo, in base al quale verrà rinnovata la composizione del Comitato Centrale e del Politburo, ma anche sulle elezioni per l’Assemblea Nazionale ed i Consigli Popolari provinciali e locali. Nguyễn Phú Trọng, in particolare, dovrà cedere il prossimo anno la carica di segretario generale del Partito, essendo giunto al limite di due mandati, ma potrà ottenere la carica presidenziale per altri cinque anni.
Il presidente ha aperto i dibattiti citando le importanti ricorrenze di questo periodo, quali il 45° anniversario della riunificazione nazionale (30 aprile 1975) ed il 130 ° compleanno del presidente Hồ Chí Minh (19 maggio 1890), ma ha anche fatto riferimento alla situazione attuale circa i successi ottenuti dal Vietnam nella lotta contro la pandemia da nuovo coronavirus. Ad oggi, infatti, il Paese conta solamente 288 casi positivi e nessun decesso, ed il governo vietnamita ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali per la sua efficacia nell’arginare la pandemia..
In seguito, Nguyễn Phú Trọng ha affermato che i criteri per ricoprire le cariche più importanti all’interno del Partito Comunista comprendono una ferma posizione politica, perseveranza con l’obiettivo dell’indipendenza nazionale e del socialismo, lealtà assoluta al marxismo-leninismo, al pensiero di Hồ Chí MinhMinh, alla piattaforma e alle direzioni del Partito, alla Costituzione e agli interessi nazionali. I candidati devono avere una buona etica ed un retto stile di vita, essere veri esempi per gli altri e godere di un alto prestigio tra la popolazione. Non devono essere coinvolti in casi di corruzione né essere opportunisti o avere ambizioni personali di potere.
Il prossimo Comitato “deve avere una proporzione ragionevole di membri che siano giovani, donne, etnie, scienziati, artisti e dirigenti di grandi società statali“, ha continuato il leader del Partito Comunista. Attualmente il più importante organismo del Partito Comunista conta 176 membri a pieno titolo e 26 membri supplenti.
Per quanto riguarda l’Assemblea Nazionale della Repubblica Socialista del Vietnam (Quốc hội nước Cộng hoà xã hội chủ nghĩa Việt Nam), il parlamento unicamerale del Paese, questa attualmente conta 498 membri, numero che dovrebbe essere confermato anche per la prossima legislatura quinquennale. Il 35% dei seggi della nuova legislatura sarà riservato alle donne, il 18% ai numerosi gruppi etnici minoritari che vivono nel Paese.
Il dodicesimo plenum del XII Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam dovrebbe concludersi nella giornata di giovedì.
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Giulio Chinappi – World Politics Blog