Il ragionamento è di una semplicità disarmante: se tu, azienda, decidi di spostare la sede legale nei paradisi fiscali o all’estero, se, cioè, decidi di non pagare le tasse nel tuo paese, non puoi chiedere aiuti di stato. Così hanno già deciso paesi come la Danimarca e la Francia. Ma anche il Italia il dibattito comincia a prendere piede in questi giorni in cui, grandi aziende, a partire da Fca, chiedono sostegno pubblico, prestiti, garanzie e quant’altro per miliardi di euro. Ne abbiamo parlato anche in questo blog, riprendendo le dichiarazioni di Sergio Cofferati, che ha chiesto esplicitamente di togliere gli aiuti di stato alle aziende che hanno sede nei paradisi fiscali. E così ha fatto pure l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco.
Ma a prendere posizione, in queste ore, è stato un big del Pd, Andrea Orlando, vicesegretario del Partito democratico: “Senza imbarcarci in discussioni su che cosa è un paradiso fiscale – ha detto Orlando – credo si possa dire con chiarezza una cosa: un’impresa che chiede ingenti finanziamenti allo Stato italiano riporta la sede in Italia. Attendo strali contro la sovietizzazione e dotti sermoni sul libero mercato”.
Parole importanti, che interpretano la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini, e che sono destinate a pesare nel dibattito politico.
Fortebraccio News