Negli Stati Uniti, nonostante il Virus sia arrivato in ritardo rispetto all’Europa, il governo di Trump è riuscito a farsi cogliere alla sprovvista e a copiare tutte le peggiori trovate dei vari paesi del vecchio continente. In particolare, nella furia di trovare soluzioni a problemi contingenti senza tralasciare idee e programmi per la post pandemia, si sono moltiplicati come funghi i comitati di esperti.
Mentre in Italia Colao e soci svuotavano di fatto da ogni ruolo il parlamento, che certo non pullula di menti brillanti o integerrimi servitori dello Stato, Trump metteva a capo di una task force preposta al reperimento di materiali medici fondamentali (tra cui i vitali respiratori) nientepopodimeno che suo genero, Jared Kushner.
Il giovane pupillo, costretto a interrompere immediatamente le estenuanti partite di polo online con i suoi amici ricchi, si gettava subito a capofitto nell’ardua ricerca di materiale protettivo e dei ventilatori sul mercato globale. Tra le sue prime misure spicca e la selezione di un ristretto numero di valorosi cavalieri tra gli amici suoi, ossia gestori di fondi di investimento e immobiliaristi. Chiamati irrisoriamente “i bambini” dai membri dell’Agenzia Federale per la Gestione Emergenze, si sono limitati a prendere qualche sola per svariati milioni di dollari in acquisti fantasma, prima di tornare alle loro lucrose occupazioni
Ma se Atene piange, Sparta non ride.
Anche Andrew Cuomo, il tanto elogiato governatore dem della Stato di New York, ha deciso di istituire il proprio comitato di esperti, per ripensare il futuro della Grande Mela e dell’intero Stato. Chi avrà mai scelto questo astro luminoso del firmamento politico liberal? Forse quei lavoratori essenziali che mandano avanti la baracca da due mesi a questa parte? Forse alcuni dei tanti che si pressano sulla metro o sui bus per andare allo sgobbo? Oppure il facchino licenziato da Amazon perché sceso in sciopero per il rispetto delle misure di sicurezza sul lavoro?
Ma siamo matti?!, I lavoratori essenziali sono buoni per un applauso in streaming, per una lacrimuccia in diretta televisiva e al massimo una pacca sulla spalla a emergenza finita. Poi, che tornino a dormire nei loro tuguri e a sfiancarsi per tirare a campare, mica vorranno davvero contare qualcosa?
E infatti nei circoli di esperti si accettano solo miliardari, possibilmente coinvolti nel capitalismo della sorveglianza. I fortunati, che bontà loro “consulteranno” il governatore gratis, sono Eric Schmidt, ex amministratore delegato di Google, Bill Gates, ex uomo più ricco del mondo e Michael Bloomberg, miliardario ex sindaco di New York evidentemente annoiato a giocare al solitario sul computer.
Visti i nomi, ci aspetta un futuro da distopia tecnologica, seguiti da telecamere, tracciati da sensori e consigliati da assistenti virtuali senza soluzione di continuità per il nostro bene.
Schmdt, dopo aver lasciato Google di cui detiene ancora 5 miliardi di dollari di azioni, fa il lobbysta e va in giro sostenendo che la Cina reprime più e meglio degli Stati Uniti utilizzando droni, chip e intelligenza artificiale. Mica gli Usa si vogliono far fregare da quelli là?
Bill Gates sta invece per superare Soros in vetta alla classificata dei più odiati dalle folle dei complottari sovranisti, e questo lo impegna non poco.
Il povero Bloomberg, dopo aver speso qualche centinaio di milioni di dollari in una fallimentare corsa per le primarie dem poi vinte da quel vecchio rimbambito di Biden, era triste e solo in una delle sue ville e una mano bisognava pure dargliela. Insomma, visto il calibro dei personaggi, i newyorchesi possono dormire sonni tranquilli.
In fin dei conti ce lo aspettavamo, che tutti i peana su cassieri e addetti alle pulizie fossero uno specchietto per le allodole mentre i soliti noti progettavano un futuro a loro immagine e somiglianza.
Ma siccome non siamo nati ieri e il sospetto lo avevamo, non vi abbiamo certo preso sul serio. E vi diremo di più, il futuro verremo a prendercelo, nelle piazze, nelle strade, in fabbrica, nei magazzini e negli ospedali!
Da New York
Lorenzo
Redazione pisana Lotta Continua
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