Indagini in Calabria confermano che Salvini ricicla il peggio. Nessun tweet di Salvini su Domenico Furgiuele (deputato Lega) indagato nell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria su un cartello di imprenditori che si sarebbero spartiti appalti pubblici con la benedizione del clan Piromalli di Gioia Tauro. Della figura di Furgiuele #Report si era occupato nel 12/2018. Il deputato indagato era già noto alle cronache ma Salvini non si è fatto scrupoli.
Alzando il volume della propaganda xenofoba e razzista Salvini ha spostato l’attenzione su un falso pericolo – l’immigrazione – e ha fatto dimenticare che il centrodestra ha una lunga storia caratterizzata dalla contiguità con la criminalità organizzata e uno stillicidio di inchieste giudiziarie per corruzione e mafia.
Mentre gli italiani venivano aizzati contro i poveri cristi che sbarcano sulle nostre coste i Piromalli facevano affari.
Salvini si è dato un’immagine antisistema ma è un pezzo del sistema. Ha condotto una campagna contro una persona onesta come Mimmo Lucano mentre girava la Calabria con personaggi come l’onorevole Furgiuele da cui Salvini non ha preso le distanze neanche dopo la trasmissione di Report di due anni fa che ben descriveva questo campione di “lotta” alla #ndrangheta.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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