Notte di resistenza in Val Clarea. Il monitoraggio popolare del cantiere nei giorni scorsi aveva segnalato movimenti di mezzi da lavoro all’interno del perimetro che facevano presagire una ripresa dei lavori. Il coordinamento dei comitati notav ha quindi inaugurato sabato un presidio permanente nella zona dei mulini storici, edifici che dovrebbero essere distrutti dall’avanzare del cantiere come tutta la zona boschiva circostante. Mentre un piccolo corteo improvvisato partiva da Giaglione verso il cantiere per ribadire che nessuno si sarebbe fatto cogliere impreparato, in tutta risposta il governo ha iniziato a spostare centinaia di poliziotti e militari in Val Susa preparandosi ad attaccare il presidio. L’arrivo di decine di mezzi è stato segnalato da sentinelle notav tra Rosta e Avigliana nella serata di ieri.
Come previsto, questa notte, tali e quali ai ladri, i lobbyisti del tunnel hanno tentato di rimettere in moto la macchina del TAV. Alcune ruspe hanno iniziato a provare a sbancare le rive del torrente Clarea per posare una passerella e mettere jersey con filo spinato a difesa del cantiere della vergogna. La polizia in assetto antisommossa ha circondato il presidio ai mulini ma ha dovuto ripiegare. Tutta la notte i notav hanno resistito con fantasia e determinazione, alcuni gruppetti si sono incatenati ai cancelli e altri sono arrampicati sugli alberi sfruttando la conoscenza del territorio accumulata in questi anni di presenza attiva e ricognizioni. Nel frattempo la polizia bloccava l’accesso dal lato di Giaglione a solidali e giornalisti, provando ad isolare i notav barricati. Con un’ordinanza emanata d’urgenza il Ministero dell’interno, per bocca del prefetto, ha chiesto di chiudere tutta via dell’Avanà, tutta via Roma e le zone circostanti incluse tutte le zone boschive/di campo di Giaglione e Chiomonte.
Questa brusca accelerata rappresenta l’ennesima mossa scomposta di TELT & soci. Presi dal panico per la sonora bocciatura del raddoppio della Torino-Lione da parte della Corte dei conti europea, provano goffamente a riprendere in fretta e furia i lavori. Per spostare un po di terra in riva al fiume, per l’ennesima volta, le autorità italiane hanno mobilitato centinaia di poliziotti e carabinieri, con un costo folle, in un momento particolarissimo per tutto il paese che richiederebbe di investire risorse ingenti per ben altre priorità.
Per ora i notav sono per ancora alla zona dei mulini, ci dicono di comunicare a tutti che sono tranquilli e il morale è alto ma servirà la partecipazione di tutti nei prossimi giorni, a partire da oggi lunedi 22 giugno APPUNTAMENTO ALLE ORE 18 al CAMPO SPORTIVO DI GIAGLIONE per dare il cambio ai presidianti della Clarea. Per la lobby sitav il messaggio è forte e chiaro, questo è solo un’anticipazione di cosa vorrà dire per questi signori cantierizzare in un territorio ostile.
AI NOSTRI POSTI CI TROVERETE! FORZA NOTAV!