Riceviamo e pubblichieamo

di Maddalena Celano, responsabile esteri di Convergenza Socialista
 

Gli Stati Uniti hanno ordinato l’assassinio del generale Soleimani, e di altri 2 generali iracheni, con un attacco di droni, questo gennaio 2020,  vicino all’aeroporto internazionale di Baghdad. Convergenza Socialista caldeggia un cambio radicale nel modus operandi da parte dei Paese imperialisti, sostiene qualsiasi sforzo internazionale affinché si fermino le esecuzioni barbariche di esponenti politici e militari “scomodi” e confida in un risarcimento all’Iran per la grave perdita umana e politica subita.  

L’Iran ha emesso un mandato di arresto e ha chiesto aiuto all’Interpol, per arrestare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e altri complici che, ritiene, abbiano assassinato l’alto generale iraniano a Baghdad.

Il procuratore di Teheran, Ali Alqasimehr, ha dichiarato, questo lunedì, che Trump, insieme a più di altre 30 persone, sia coinvolto nell’attacco del 3 gennaio 2020 che ha ucciso il generale Qassem Soleimani. Trump è stato “accusato di omicidio e terrorismo”, secondo quanto riportato dall’agenzia stampa  ISNA.

Alqasimehr non ha identificato nessun altro ricercato, oltre a Trump, ma ha sottolineato che l’Iran continuerà a perseguire il suo processo anche dopo la fine della sua presidenza.

L’Interpol, con sede a Lione, in Francia, ha dichiarato che la sua costituzione proibisca di intraprendere “qualsiasi intervento o attività di carattere politico, militare, religioso o razziale”.

“Pertanto, se o quando tali richieste dovessero essere inviate al Segretariato Generale”, ha aggiunto, “… l’Interpol non prenderebbe in considerazione richieste di questo tipo.”

L’inviato iraniano-statunitense Brian Hook ha descritto la mossa come una “acrobazia di propaganda”.

Alqasimehr ha anche affermato che l’Iran avrebbe richiesto la pubblicazione di un “avviso rosso” per Trump e gli altri, l’avviso di più alto livello emesso dall’Interpol, che chiedeva di cercare l’ubicazione e l’arresto della persona nominata.

Sotto un avviso rosso, le autorità locali effettuano gli arresti per conto del paese che lo ha richiesto.  Dopo aver ricevuto la richiesta, l’Interpol si riunisce per commissione e discute se condividere o meno le informazioni con i suoi stati membri. L’Interpol non ha l’obbligo di rendere pubbliche le comunicazioni, sebbene alcune vengano pubblicate sul suo sito web.

Gli Stati Uniti hanno ucciso il generale Soleimani, che ha supervisionato la spedizione Quds Force del Corpo della Guardia Rivoluzionaria, e altri, nell’attacco di gennaio, vicino all’aeroporto internazionale di Baghdad: l’assassinio si configura come un vero e proprio atto terroristico che viola ogni accordo internazionale.

L’assassinio è arrivato dopo mesi di incidenti che hanno aumentato le tensioni, tra i due paesi, e alla fine ha visto l’Iran reagire con un attacco missilistico balistico contro le truppe americane in Iraq.

“Circa 36 persone sono state identificate in relazione all’assassinio di Soleimani. Hanno supervisionato, agito e ordinato [“]”, ha affermato Alqasimehr, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Mehr.

“Ciò include funzionari politici e militari degli Stati Uniti e di altri paesi, per i quali la magistratura ha emesso mandati di arresto e l’Interpol ha emesso comunicazioni rosse”.

Il sig. Trump era in cima alla lista e il suo arresto sarebbe stato richiesto anche dopo la fine della sua presidenza, ha aggiunto il procuratore.

Il vice ministro degli Esteri Mohsen Baharvand ha dichiarato “l’Iran non fermerà i suoi sforzi finché queste persone non saranno assicurate alla giustizia”.

L’uccisione del gen. Soleimani ha spinto gli Stati Uniti e l’Iran sull’orlo dell’ abisso, sull’ orlo di una guerra mondiale; abisso evitato proprio grazie all’ atteggiamento “temperato” dell’ Iran e non certo degli USA.

Una notifica rossa dell’Interpol è una richiesta, alle forze dell’ordine di tutto il mondo,  per individuare e arrestare provvisoriamente una persona in attesa di estradizione, consegna o simile azione legale. Non è perciò un mandato di arresto internazionale. Convergenza Socialista ritiene che l’assassinio del Generale Soleimani, ordinato unilateralmente dagli USA, sia stato un gravissimo ed imperdonabile crimine che viola ogni codice del Diritto Internazionale. Una violazione in piena regola del diritto! Perciò, Convergenza Socialista caldeggia un cambio radicale nel modus operandi da parte dei Paese imperialisti, sostiene qualsiasi sforzo internazionale affinché si fermino le esecuzioni barbariche di esponenti politici e militari “scomodi” e confida in un risarcimento all’Iran per la grave perdita umana e politica subita. Purtroppo, sappiamo bene che l’imperialismo statunitense non ragiona e non agisce secondo le predisposizioni del diritto internazionale; tantomeno secondo semplice “buon senso”.

Di AFV

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