Primavera marsigliese. L’ unione della sinistra, degli ecologisti e dei cittadini


Francesco Cecchini


Marsiglia non è una città per turisti. Non c’è niente da vedere. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui, bisogna schierarsi. Appassionarsi. Essere per, essere contro. Jean-Claude Izzo
Una speranza rinasce a sinistra. Michèle Rubirola, medico e militante ecologista di EELV, Europe Ecologie Les Verts, è diventata sindaco di Marsiglia, la seconda città della Francia, che per 25 anni era stata amministrata da Jean-Claude Gaudin di Les Républicains (LR), un partito liberal-conservatore gollista.
Michèle Rubirola è stata appoggiata da Printemps Marseillais un ampio schieramento composto, da Parti communiste français Parti socialiste, La France insoumise, Europe Écologie Les Verts e da altri ancora.
Importante è stata anche la decisione di Samia Ghali, socialista ed ex senatrice di votarla in consiglio comunale. “Ho preso la decisione di non dividere i Marsigliesi e di consentire loro di avere Michèle Rubirola come sindaco”, ha annunciato Samia Ghali ai giornalisti poco prima di votare. Michèle Rubirola ha ottenuto così la maggioranza assoluta, 51 voti su 92 consiglieri, grazie al sostegno di Samia Ghali.
Michèle Rubirola ha iniziato il suo primo discorso da sindaco citando Blaise Cendras: “Marsiglia appartiene a coloro che vengono dal mare”, e ha continuato: “Non so se la Primavera Marsigliese proviene dal mare aperto, ma so che proviene da molto lontano”. Comunque viene non da uno solo, ma da molti lontani, che sono le storie delle organizzazioni che la compongono. La capacità di Michèle Rubirola è stata quella di unirle e ora sarà di mantenere quell’ unità per un cambio politico, economico, culturale e sociale di Marsiglia.
Per Michèle Rubirola i compiti che l’ aspettano sono difficili, e non solo di pura amministrazione,: sviluppare l’ economia della città, la lotta contro la discriminazione, il razzismo, la corruzione, la diversità sociale, ecc.
Printemps Marseillais conferma che l’ unità delle forze politiche socialiste, comuniste, ecologiste è fondamentale per vincere la destra, in Francia e altrove.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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