L’ ELN di fronte alla pandemia propone un cessate il fuoco.
Francesco Cecchini
In Colombia, secondo il Ministero della salute nelle ultime 24 ore sono stati rilevati 4.213 nuovi contagi, un dato che porta il totale dei casi l a quota 124.494 con almeno 4.452 morti.
L’ ELN, Esercito di Liberazione Nazionale, di fronte a questa situazione, con un comunicato emesso lo scorso martedì 7 luglio 2020, ha proposto al governo di Iván Duque un cessate il fuoco bilaterale per tre mesi, rispondendo alla richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterresdelle Nazioni Unite di ridurre la violenza nei conflitti mondiali, data l’entità dell’emergenza scatenata dal coronavirus. L’ ELN ha sottolineato: “La nostra delegazione per dialoghi di pace che si trova all’Avana è autorizzata a elaborare tutti i dettagli operativi. La tregua creerebbe un clima di distensione umanitaria, favorevole a riavviare i dialoghi di pace”.
Il presidente Iván Duque, uomo di Uribe, nemico numero uno della pace in Colombia, attraverso il suo account Twitter, ha rifiutato la proposta dell’ ELN e ha affermato che il suo governo “non mancherà mai di adempiere al dovere costituzionale di affrontare la criminalità in tutto il territorio”.