FRANCESCO MACARIO ex assessore di Bergamo:
Dopo 7000 morti i politici ci prendono in giro con le loro “auto assoluzioni” e cerimonie

L’ntervista ad Argiris Panagopoulos è stata pubblicata sul quotidiano di SYRIZA “Avgi”, domenica 5 luglio del 2020.


“Siamo indignati per il fatto che dopo 7000 morti la classe politica si è “auto-assolta” e ha avuto l’arroganza di organizzare una cerimonia, ignorando i parenti delle vittime. Siamo ancora sotto shock. Fin dall’inizio non hanno sostenuto adeguatamente gli ospedali, non hanno mai proclamato l’area “zona rossa” per non fermare l’attività economica e hanno messo i contagiati dal coronavirus nelle case di cura, uccidendo centinaia di anziani. Gli unici che continuano a guadagnare sono gli industriali”, ha detto ad “Avgi” Francesco Macario, ex assessore di Bergamo e segretario di Rifondazione Comunista.

-Com’è la situazione a Bergamo?
Questo momento il numero di vittime è sceso a livelli estremamente bassi, mentre abbiamo molti casi asintomatici e molti casi con sintomi lievi che ricevono trattamenti a casa. Direi che oggi stiamo cercando di guarire le nostre ferite e con pazienza capire come siamo giunti a questa situazione e quali sono le responsabilità di ciascuno di noi.
I vertici delle grandi imprese di Bergamo hanno continuato a viaggiare in Cina da gennaio a marzo, ma le compagnie hanno fatto sparire le voci dei costi relative ai voli da e per la Cina per scoprire che il personale e i direttori di queste compagnie si sono recati di colpo a Mosca o Bangkok pensando di poter ingannare la società nascondendo che queste due città erano le rotte intermedie attraverso le quali il coronavirus arrivava indisturbato a Bergamo dopo che il governo aveva sospeso i voli da e per la Cina.
La “Repubblica” ha perfino pubblicato l’intervista di una tassista che afferma di non aver mai lavorato così duramente in vita sua come a gennaio, febbraio e marzo, trasportando proprietari, manager e dirigenti di aziende da Zurigo e dai vicini aeroporti fuori dall’Italia.
Egli ha detto che a marzo, dopo il divieto, arrivarono all’aeroporto di Zurigo con jet privati e attraversarono ” magicamente” il confine chiuso, dove li raccoglieva e li portava a Bergamo. Venivano tutti dalla Cina illegalmente e segretamente. Stiamo parlando di centinaia di persone che hanno viaggiato avanti e indietro dalla Cina e che hanno facilitato la diffusione del coronavirus a Bergamo.

-Ci sono stati degli errori da parte delle autorità centrali e locali?
Il governo della Regione è controllato dalla Lega, cioè dalla destra, e il Comune di Bergamo è controllato dal Partito Democratico, che ora dicono che non potevano sapere e che hanno commesso degli errori, incolpandosi l’un l’altro. Tutti dicono di aver sbagliato e di essere colpevoli di qualcosa, ma questa
ammissione di massa della colpa si trasforma in … innocenza. Se tutti siamo colpevoli significa che non c’è nemmeno uno colpevole.

-Il Presidente della Repubblica Mattarella ha visitato Bergamo?
Sfortunatamente, anche il Presidente della Repubblica è stato coinvolto in questa presa in giro e questa mancanza di rispetto per le vittime e i loro parenti. Le autorità hanno organizzato un grande concerto di musica classica all’aperto con musica del compositore Donizetti, originario di Bergamo.
Molte persone hanno lasciato le loro case per andare in ospedale e non sono mai tornate. I loro parenti non li hanno mai visti e quando sono morti, sono stati trasportati dai camion militari in altre città per la cremazione. I parenti delle vittime dopo alcune settimane o addirittura mesi hanno ricevuto il contenitore con le ceneri dei loro cari. Abbiamo avuto ufficialmente quasi 7.000 morti e probabilmente quasi 10.000 è il numero complessivo non ufficiale dei morti.
Abbiamo creduto che si sarebbero organizzati un cerimonia aperta nella Bergamo cattolica, che avrebbe avuto come obbiettivo di alleviare il dolore dei parenti delle vittime, che sarebbe stata dedicata alle persone scomparse e che sarebbe stata una sorta di funerale per loro. Invece hanno organizzato un concerto di musica classica alla sola presenza delle autorità, del Presidente della Repubblica, del governo, della regione Lombardia e del comune di Bergamo e degli altri comuni vicini.

-Perché hanno fatto questo?
Perché la classe politica che si è “auto assolta” temeva la disapprovazione della gente. Abbiamo visto i sindaci di Bergamo e degli altri comuni, il presidente della regione Lombardia, abbiamo visto anche il Presidente della Repubblica, ma non abbiamo visto i parenti delle persone scomparse. Sono stati cancellati in un secondo perché hanno avuto paura di loro, perché questo ha dimostrato l’enorme mobilitazione delle forze di polizia.
Il centro di Bergamo, il cimitero e altri luoghi pubblici sono stati presidiati da centinaia di celerini che sono venuti preparati come se fossero lì per affrontare un corteo o i teppisti nello stadio. Hanno avuto paura della gente e hanno cercato di spaventare la gente con questa mobilitazione massiccia di polizia e carabinieri.
Hanno permesso solo al presidente di un Comitato di parenti di partecipare, per far apparire sui notiziari che era presente anche un rappresentante dei parenti delle vittime. Stiamo parlando di una persona quando abbiamo avuto ufficialmente 6.700 morti e circa 10.000 morti in modo non ufficiale, se contiamo tutti coloro che sono morti a febbraio e quelli che sono morti senza aver fatto il test.

-Come ha visto la città questa cerimonia?
C’è una grande rabbia tra la gente e una ancora più grande rabbia tra i parenti delle vittime, perché non hanno avuto l’opportunità di un funerale pubblico quando abbiamo perso migliaia di persone. Bergamo è caduta vittima di un vero massacro e i politici, il mondo politico, continuano a pensare al loro salvataggio e ai loro privilegi.
Almeno potevano avere la sensibilità e il coraggio di dimettersi, dal momento che hanno ammesso di aver sbagliato. Siamo esseri umani e possiamo capire l’errore e anche rifiutare le dimissioni, ma non possiamo accettare l’ “auto assoluzione”, la beffa e la mancanza di rispetto per i nostri morti e le loro famiglie. Nessuno di loro si è dimesso! Il presidente della Regione Lombardia, Fontana, che appartiene alla Lega, ha avuto l’arroganza di venire a Bergamo. Con tutto ciò che abbiamo vissuto negli ultimi mesi, ci siamo resi conto tra i politici di centrodestra e di centrosinistra avanza l’arroganza.

-Com’è il “il giorno dopo”?
Il “giorno dopo” è molto difficile. Siamo sotto shock. C’è ancora una grande paura per la diffusione del virus e lo vediamo nei bar e nei ristoranti vuoti. Le persone vogliono tuttavia tornare alla normalità. Le case automobilistiche tedesche hanno intensificato gli ordini perché aspettano che le vendite di auto aumentino con gli incentivi concessi. Il settore industriale continua a funzionare, poiché molte fabbriche lavorano per due settimane con gli straordinari per soddisfare gli ordini dalla Germania, per mettere i lavoratori in cassa integrazione temporanea la prossima settimana e guadagnare ancora di più usando ogni possibile speculazione. In un modo o nell’altro, gli industriali avranno profitti più elevati. Non c’è assolutamente alcun controllo.
Però per tutto quello che riguarda il turismo e la ristorazione, la situazione è tragica. Tuttavia il tasso di natalità basso e le molte scuole vuote che abbiamo ci potranno consentire di affrontare l’inizio del nuovo anno con maggiore ottimismo e non avere molti problemi, anche se lo Stato rifiuta di prendere le disposizioni necessarie per ridurre il numero di studenti nelle aule.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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