“Trovo sconcertante la risposta del segretario, il quale non si è assunto alcuna responsabilità ed ha di fatto scaricato la scelta di rifinanziare la guardia costiera libica sui gruppi parlamentari. Votare in totale difformità rispetto alla posizione espressa all’unanimità dall’assemblea nazionale a febbraio senza fornirci alcuna spiegazione, oltre a mettere in discussione la nostra intelligenza, denota che di democratico e di partito è rimasto ben poco”. lo scrive su Facebook Nella Converti, componente dell’assemblea nazionale del Pd e prima firmataria della lettera dei 400 iscritti al segretario Zingaretti per criticare il sì al rifinanziamento della cooperazione con la Guardia Costiera libica, in contrasto con un ordine del giorno votato dall’Assemblea nazionale Dem il 22 febbraio. “Zingaretti nello stesso post – prosegue Converti – da un lato sostiene l’opportunità di rifinanziare la guardia costiera libica e dall’altro ne riconosce le terribili violazioni dei diritti umani”. “Questo lo trovo incomprensibile. La tanto proclamata discontinuità non è più chiara alla base, figuriamoci agli italiani. L’unica cosa che inizia a sembrare chiara è la priorità della tenuta del governo rispetto ai nostri valori e alle battaglie irrinunciabili quali la tutela della vita umana”. “È l’assemblea nazionale che elegge il segretario e che esprime l’indirizzo politico del partito. Pretendiamo rispetto e risposte. Non siamo tessere”, conclude Converti